Si sono bruscamente interrotte le trattative con i sindacati (Fiom, Fim e Uilm) per il passaggio dei lavoratori di Wärtsilä, coinvolti nella chiusura del sito friulano, a Msc, disposta a riassorbirli attraverso la Medlog.

Secondo quanto spiega una nota di Wärtsilä, la società ha cercato di «andare ampiamente incontro alle richieste delle sigle sindacali, rialzando più volte e in modo significativo la proposta di contributo economico per i dipendenti trasferiti. L’ultima di queste proposte era pari a più del doppio di quanto proposto inizialmente».

Secondo Wärtsilä però i sindacati sono rimasti fermi sulla posizione iniziale del 12 giugno 2024, facendo così interrompere bruscamente le trattative che «si auspicava fossero in dirittura d’arrivo. È un peccato che si sia arrivati a un passo dalla risoluzione di questa situazione, anche grazie alla collaborazione di Governo, Regione Friuli Venezia Giulia, Confindustria Alto Adriatico e MSC, azienda con la quale è stato raggiunto un accordo commerciale che garantisce l’occupazione e le prospettive future per i lavoratori e per il territorio».

Wärtsilä nel Piano Industriale, basato sulle confermate linee strategiche inerenti Ricerca&Sviluppo e Services, che copre il periodo 2024-2027, spiega di avere previsto investimenti e attività R&D per 54 milioni di euro e una crescita occupazionale che farà arrivare l’organico di Wärtsilä Italia per le funzioni rimanenti sul territorio nazionale a 800 persone.

Condividere.
Exit mobile version