L’osservatorio

Lo scorso 19 novembre il Consiglio regionale del Veneto ha votato in modo unanime l’istituzione dell’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne. Il Pdl 243, di cui è prima firmataria la Capogruppo Dem Vanessa Camani, è stato presentato in Aula dal relatore, la consigliera regionale del Pd Chiara Luisetto: «Abbiamo bisogno di relazioni sane con l’altro che vanno insegnate fin dalla tenera età. Dobbiamo costruire un nuovo spazio di consapevolezza e libertà», ha affermato Luisetto. L’Osservatorio regionale avrà il compito istituzionale di realizzare un costante monitoraggio del fenomeno della violenza di genere, attraverso la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati forniti dai Centri antiviolenza presenti sul territorio, dai servizi territoriali e da altri soggetti pubblici e privati coinvolti nella rete antiviolenza. Composto di soggetti con comprovata esperienza nel settore, di nomina consiliare, il nuovo organismo si occuperà di studiare a fondo i fenomeni della discriminazione di genere e della violenza contro le donne, contribuendo altresì alla predisposizione di politiche innovative ed efficaci per la prevenzione ed il contrasto degli stessi.

Uno strumento «utile per per capire su che strada siamo e come intervenire», lo ha giudicato la stessa Cestaro nel suo intervento, immaginando «un mondo migliore per i nostri figli e figlie».

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Il dibattito

Notevole il dibattito che si è creato: per il consigliere regionale Stefano Valdegamberi (Misto) «il patriarcato c’è, ma è presente laddove, in certe culture, alla donna non viene concessa alcuna libertà. Ma su questo fronte non vedo una significativa reazione». Giuseppe Pan (Lega- LV) ha preso le distanze dall’intervento del collega Valdegamberi: «La violenza di genere è radicata in tutti i ceti sociali, un male che è interno alle persone, dovute a mille cose, una delle quali è legata alla gestione delle separazioni – ha aggiunto Pan – L’Osservatorio potrà aiutare a capire cosa si possa fare per contrastare la violenza contro le donne, partendo da un controllo di vicinato».

La presidente della Quinta commissione, Sonia Brescacin (Lega- LV), ha aggiunto che «la violenza contro le donne è un dato certo, frutto di un fenomeno culturale traversale, che può avvenire in tutti i contesti. Colpisce più gli adulti, ma l’attenzione va rivolta ai giovani. L’Osservatorio regionale potrà essere un utile strumento per dare risposte concrete, creando una rete di protezione e ascolto, un supporto culturale per tutte le donne vittime di violenza». E la presidente della Sesta commissione, Francesca Scatto (Lega- LV), ha ribadito che «siamo stanche di scarpette e panchine rosse».

In Veneto, gli omicidi commessi in ambito familiare e affettivo che riguardano vittime di sesso femminile nel corso del 2022 sono stati 12, a fronte di un totale di 18, e quelli commessi dal partner o ex partner sono stati 8. I femminicidi, tuttavia, rappresentano soltanto una parte, certamente la più drammatica, del fenomeno della violenza di genere.

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