È stato condannato in via definitiva a 1 anno e 10 mesi per l’accusa di traffico di influenze illecite in uno dei filoni della maxi inchiesta Mondo di Mezzo

di Redazione Roma

Alemanno “Il centrodestra non escluda la logica sovranista”

L’ex ministro delle Politiche agricole e forestali e sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è da ieri sera nel carcere di Rebibbia dopo essere stato raggiunto da un provvedimento di revoca dei servizi sociali che erano stati concessi dal tribunale di Sorveglianza. Alemanno è stato condannato in via definitiva a 1 anno e 10 mesi per l’accusa di traffico di influenze illecite in uno dei filoni della maxi inchiesta Mondo di Mezzo. La decisione del tribunale sarebbe legata, in base a quanto si apprende, a trasgressioni nel rispetto della pena alternativa.

La vicenda giudiziaria dell’ex primo cittadino della Capitale era iniziata nel dicembre del 2014 con una perquisizione domiciliare e l’iscrizione nel registro degli indagati. Nei suoi confronti l’accusa iniziale era di concorso esterno nell’associazione di stampo mafioso e corruzione. Per questa fattispecie i pm chiesero e ottennero l’archiviazione nel febbraio del 2017. La posizione di Alemanno venne però stralciata e per lui restò in piedi la corruzione a cui si aggiunse il finanziamento illecito e il traffico di influenze.

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