La squadra di Gasperini soffre ma trova lo spunto decisivo grazie al belga che nella ripresa inventa una bellissima giocata e sigla il 3-2. Toscani a testa alta, hanno sfiorato l’impresa.

L’Atalanta batte l’Empoli in rimonta grazie a una doppietta di De Ketelaere e torna in vetta alla Serie A. Sabato prossimo c’è la Lazio ma, almeno per adesso, lassù si sta da ‘dea’. La squadra di Gasperini ha dovuto faticare per spuntarla contro un avversario che si rivela coriaceo, gioca a viso aperto e beneficia di un rigore generoso concesso dopo on-field-review. Risultato meritato, alla luce di quanto visto in campo nell’arco di un match giocato a corrente alternata dai nerazzurri: partono male, prendono un ceffone sul muso e si svegliano, tornano devastanti poi si spegne di nuovo la luce e si muovono sotto ritmo, sorpresi dall’atteggiamento impavido della formazione di D’Aversa poi arriva la fiammata che rimette le cose a posto. L’Empoli ha affrontato la gara con personalità e fiducia fino a trovare lo spunto decisivo, conquistando un penalty discutibile per il tocco di Djimsiti su Grassi, poi ha tenuto botta e legittimato il pareggio.

De Ketelaere bum bum e Lookman ribaltano risultato, inerzia del match e l’umore di Gasperini messi alla frusta da un avvio di match in cui è lecito chiedersi: è merito dei toscani se la capolista appare spaesata oppure i bergamaschi non sono ancora scesi in campo? L’una e l’altra cosa perché, in effetti, gli orobici hanno impiegato una ventina di minuti buoni prima di iniziare a carburare. E Retegui costretto a uscire per infortunio pure crea qualche intoppo.

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Il vantaggio ospite ha sortito l’effetto di una secchiata d’acqua gelida: brutale ma efficace. Quel gol di Colombo preso in maniera ingenua, per una dormita clamorosa della difesa su rimessa laterale, ha fatto trasalire l’allenatore: più delle sua urla faceva paura lo sguardo inferocito per quell’atteggiamento così superficiale, dissennato, non da formazione che tremare il mondo fa. È in quel momento che l’Atalanta preme l’interruttore e inizia a macinare gioco. L’effetto è immediato: nel giro di venti minuti arrivano 2 pali (24° Kolasinac e 42° Djimsiti) e il pareggio del belga che, di testa, mette dentro un cross perfetto di Zappacosta. È il momento migliore dei padroni di casa che adesso vanno a mille all’ora e trovano con Lookman il 2-1 nel recupero della prima frazione.

L’audio VAR dopo il gol di De Ketelaere in Atalanta-Milan: perché non è fallo su Theo Hernandez

Match in pugno? No. Chi crede che l’Atalanta possa dilagare si sbaglia. Non ce la fa a dare qualcosa in più come al solito. Non ne ha abbastanza, sia perché i toscani sono ben messi in campo e non mollano mai, sia perché la palla non gira rapida come al solito e il guizzo del calciatore che salta l’uomo non c’è. Esposito ringrazia e trasforma il penalty del 2-2. Gasperini cambia tutto quel che può, lanciando nella mischia anche Cuadrado ma questa sera va così. Tocca accontentarsi. Almeno questa è la sensazione fino a quando De Ketelaere non piazza la stoccata del 3-2 con una bellissima giocata: riceve palla sui 20 metri e si accentra fino a chiudere col mancino sul primo palo.

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