«Le indicazioni del rapporto sulla competitività sono già urgenti, data la situazione economica in cui siamo oggi. Sono diventate ancora più urgenti dopo le elezioni negli Stati Uniti. Non c’è alcun dubbio che la presidenza Trump farà grande differenza nelle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Europa, ma non necessariamente tutto in senso negativo, certamente noi dovremmo prenderne atto».
Lo ha indicato ai giornalisti Mario Draghi che nella riunione straordinaria del Consiglio europeo presenterà la sua “ricetta” per il rilancio economico della Ue.
«Ci sono grandi cambiamenti in vista e credo che quello che l’Europa non può più fare è posporre le decisioni. Come avete visto in tutti questi anni si sono posposte tante decisioni importanti perché aspettavamo il consenso. Il consenso non è venuto, è arrivata solo uno sviluppo più basso, una crescita minore, oggi una stagnazione» ha sottolineato Draghi: «Mi auguro che ritroveremo uno spirito unito».
Mario Draghi ribadisce l’importanza di finanziamento comune tra gli Stati per sostenere il rilancio economico, tuttavia sottolineando che non è la prima questione all’ordine del giorno.
«È indispensabile ma non è la prima cosa. Quello che il rapporto dice è che ci sono moltissime altre decisioni che si possono prendere senza affrontare immediatamente il problema del finanziamento pubblico comune. Questo è chiaramente necessario per alcuni progetti comuni, di comune interesse europeo, ed è previsto che per questi progetti vi sia finanziamento comune. Un esempio sono le interconnessioni nel campo dell’energia».