Tommy Paul ha scherzato sulla sconfitta in finale contro Berrettini nella corsa al premio come tennista più bello del circuito.

Matteo Berrettini è uscito di scena contro Tsitsipas a Indian Wells, ma può simpaticamente consolarsi con il premio di “giocatore più bello del circuito”. Proprio alla vigilia del Masters 1000 americano, l’azzurro era risultato il vincitore dello speciale torneo-concorso organizzato nel podcast di John Isner e Sam Querrey che ha premiato il “tennista più bello del circuito”. Pioggia di voti online per il “martello” italiano che dopo aver superato Mikhail Kukushkin, Ben Shelton e Grigor Dimitrov ha battuto nell’ultimo atto Tommy Paul. E il tennista americano ha preso con filosofia il risultato, riconoscendo i meriti estetici di Berrettini.

Il numero 11 del mondo nel suo cammino a “Hottie Bracket” è stato preferito a colleghi come Thanasi Kokkinakis, Lorenzo Musetti e Casper Ruud. Alla fine però la cavalcata trionfale di Paul si è fermata contro Berrettini che dal canto suo ci ha scherzato su, considerato questo torneo come il suo 11° successo nello Slam.

Ai microfoni di Tennis Channel, Paul ha accettato il verdetto del pubblico: “La finale più difficile della mia carriera, di sicuro. Una settimana davvero dura, ma sono felice per lui, sai, se lo merita“. Continuando a scherzare poi, l’americano ha chiosato: “Mi addormento ogni notte volendo essere Matteo (ride, ndr)”.

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D’altronde Tommy Paul non è l’unico al quale piacerebbe essere Berrettini. È diventato celebre anche il siparietto in occasione dei Supertennis Awards tra Sinner, Chiambretti e Matteo. Il presentatore ha stuzzicato Jannik chiedendogli: “Se lei dovesse rinascere, gli piacerebbe essere lui?”. Il numero uno al mondo dopo aver risposto sì, è sembrato imbarazzato nel momento di fornire una spiegazione. Subito Chiambretti ha provato a sollevarlo dicendo: “Ho capito, anche io“. Dunque da questo punto di vista anche Paul la pensa come Sinner.

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