Storie Web domenica, Luglio 20
Notiziario

L’anno in cui Vacheron Constantin celebra il 270° anniversario si è aperto l’1 gennaio con l’arrivo di Laurent Perves come ceo della maison. In azienda dal 2016, il manager aveva già ricoperto i ruoli di chief marketing officer dal 2016 e di chief commercial officer dal 2021. Perves succede quindi a Louis Ferla, diventato a sua volta ceo di Cartier nel 2024 (entrambi i marchi sono di proprietà di Richemont), con il quale ha lavorato a stretto contatto per otto anni.

Periodo nel quale la maison è entrata stabilmente nella top ten per fatturato dei brand orologieri svizzeri: nel 2024 è stato di 942 milioni di franchi svizzeri grazie a 31mila orologi venduti e con un market share del 2,5%, secondo le stime di Morgan Stanley in collaborazione con LuxeConsult. Il primo lancio di prodotto relativo alla celebrazione è stato, a gennaio, l’Historiques 222, un’attesa riedizione con cassa e bracciale integrato, entrambi in acciaio, del modello sportivo di lusso 222, presentato in origine nel 1977. Sempre a gennaio, un’altra novità ha riguardato l’Italia con l’inaugurazione di una boutique monomarca su più livelli per circa 200 metri quadrati nella centrale via Condotti 29 a Roma insieme allo storico dealer Hausmann & Co. Negozio con il quale sale a tre il numero delle vetrine della maison ginevrina nel nostro Paese dopo quelle già presenti a Milano e Firenze. Ad aprile, con l’apertura della fiera Watches and Wonders di Ginevra, l’introduzione di altri nuovi modelli in edizione limitata legati alla ricorrenza, uno dei quali, il Les Cabinotiers Solaria Ultra Grand Complication – La Première, da record. Si tratta dell’orologio da polso più complicato mai realizzato nella storia delle lancette.

Un esemplare unico, certificato con il prestigioso Punzone di Ginevra, che ospita in una cassa di 45 mm di diametro e 14,99 mm di spessore un inedito e sofisticatissimo movimento meccanico a carica manuale di manifattura con ben 41 complicazioni: sei sono collegate alla misurazione del tempo, otto al calendario perpetuo gregoriano, tre alle indicazioni lunari e quattordici a quelle astronomiche, cinque alla suoneria, quattro al cronografo rattrapante e una alla riserva di carica tramite un disco esterno. Un orologio per il quale sono stati necessari otto anni di sviluppo prima di poterlo presentare quest’anno. Spiega Christian Selmoni, style & heritage director di Vacheron Constantin: «Visto il numero di complicazioni per questo modello abbiamo agito diversamente rispetto a quello che avevamo fatto in passato con altri orologi ultracomplicati. Per il Les Cabinotiers Solaria Ultra Grand Complication – La Première l’intera progettazione è stata affidata a un unico orologiaio che ha ideato il movimento e immaginato la cassa per adattarla all’architettura di questo calibro. Poi ha anche diretto la scelta delle finiture per ogni elemento del segnatempo».

Un orologio con 13 domande di brevetto all’attivo che riassume in modo eclatante i 270 anni di esperienza di una delle maison più importanti dell’alta orologeria svizzera. «Rappresenta un’impresa senza precedenti», sottolinea Selmoni. Le complicazioni sono state protagoniste anche di altri nuovi modelli del marchio come, ad esempio, il Traditionelle Calendario Perpetuo con Data Retrograda Openface prodotto in 370 pezzi con la cassa in platino e movimento automatico, e il Traditionelle Tourbillon Calendario Perpetuo in 127 esemplari, sempre in platino.

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