Matt Gaetz, scelto dal presidente eletto Donald Trump come prossimo segretario alla Giustizia, ha annunciato la volontà di rinunciare all’incarico. La sua nomina era stata contestata anche da molti repubblicani. Gaetz, deputato della Florida, 42 anni, si è dimesso subito dopo la nomina; la commissione etica della Camera, che ha indagato su di lui, non ha ancora pubblicato i risultati delle indagini. Gaetz – che si è sempre dichiarato innocente – era sotto inchiesta per traffico sessuale di minorenni, per uso illecito di droghe, per aver accettato regali non consentiti e per aver ostruito l’indagine.

“Ho avuto incontri eccellenti con i senatori ieri. Ho apprezzato il sostegno ricevuto da molti. E’ chiaro che la mia conferma stava diventando una distrazione per il lavoro della transizione Trump-Vance. Non c’è tempo da perdere per un battaglia prolungata a washington ed è per questo che ritiro il mio nome dalla corsa a ministro della Giustiziia”, ha spiegato Gaetz. “Sarò sempre onorato della nomina a ministro della Giustizia”, ha poi concluso.

Sempre sul fronte delle nomine in vista per la prossima amministrazione Trump, la giornata registra anche l’annuncio delle dimissioni di Gary Gensler, presidente della Securities and Exchange Commission Usa ( l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza delle borse valori), che lascerà l’incarico il 20 gennaio prossimo. Lo afferma la Cnbc. Il presidente eletto, Donald Trump, potrà così scegliere il prossimo presidente. L’incarico di Gensler, in carica dal 2021, sarebbe scaduto nel 2026.

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