Il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Donald Trump, Mike Waltz, lascerà il suo incarico in seguito allo scandalo del chatgate. Lo riportano i media statunitensi. Waltz e il suo vice Alex Wong erano entrambi pronti ad andarsene, ha riferito la CBS News, mentre Fox News ha affermato che Trump dovrebbe rilasciare presto un commento. La Casa Bianca non ha rilasciato dichiarazioni immediate.
Waltz, ex membro del Congresso degli Stati Uniti sarebbe il primo alto funzionario a lasciare l’amministrazione Trump nel secondo mandato del tycoon. Un funzionario della Casa Bianca non ha confermato le notizie, affermando di “non voler anticipare alcun annuncio”.
Witkoff possibile sostituto
“I nomi di un sostituto sono stati discussi alla Casa Bianca per settimane, ma il progetto di rimuovere Waltz potenzialmente già questa settimana ha preso piede negli ultimi giorni”. Lo riporta Politico citando fonti vicine alla Casa Bianca. “Attualmente, una delle scelte principali” per sostituire Waltz “è l’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, che sta guidando i negoziati con Russia, Iran e Hamas a Gaza”, aggiunge il media americano riportando quanto appreso da fonti vicine al dossier. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, interpellata da Politico al proposito ha sottolineato che “non risponderemo alle indiscrezioni di fonti anonime”.
Lo scandalo del chat gate
Il consigliere alla sicurezza nazionale era sotto pressione da quando il caporedattore dell’Atlantic Magazine aveva rivelato a marzo che Waltz lo aveva aggiunto per errore a una chat su Signal riguardante gli attacchi contro gli Houthi, in cui i funzionari intervenuti avevano illustrato il piano di attacco, compresi gli orari in cui gli aerei da guerra statunitensi sarebbero decollati per bombardare obiettivi nello Yemen. In quella circostanza, Waltz si era assunto la piena responsabilità per l’incidente, definendolo “imbarazzante” in un’intervista a Fox News. Nonostante il sostegno pubblico iniziale del presidente Trump, l’episodio ha sollevato dubbi sulla gestione della sicurezza e sulla discrezione all’interno del Consiglio.