Più di 75 premi Nobel firmano un appello ai senatori USA: “Per il bene degli americani, non ratificate la nomina di Robert Kennedy Jr come segretario alla Sanità”.
Lo rivela il New York Times che sostiene di aver letto l’appello.
Tra gli autori dell’iniziativa figura Richard Roberts, Nobel per la Medicina nel ’93: “Affidare a Kennedy la guida della Sanità – scrivono – metterebbe a rischio la salute del popolo americano e la leadership americana nella scienza della salute”. Un altro dei firmatari è Drew Weissman, Nobel per la Medicina nel 2023 per il suo lavoro sullo sviluppo di vaccini a Rna messaggero, decisivi nella lotta al Covid-19.
Kennedy Jr è considerato un convinto novax e cospirazionista. Ha più volte diffuso gravi bufale antiscientifiche, come quella che collega i vaccini all’autismo o quella che mette in dubbio il rapporto causale fra virus HIV e Aids. In un’altra occasione ha detto che il coronavirus colpisce certi gruppi etnici e non altri.
“Considerando il suo passato, affidare a Kennedy la responsabilità del ministero della Salute rappresenterebbe un rischio per la salute pubblica”, scrivono i 77 premi Nobel per la medicina, la fisica, la chimica o l’economia in questa lettera indirizzata ai senatori. Fanno anche notare che Kennedy è stato un feroce critico delle stesse agenzie federali che come ministro dovrebbe controllare.
“Oltre alla sua mancanza di qualifiche o di esperienza rilevante in medicina, scienza, sanità pubblica o governo, il signor Kennedy è stato un oppositore di molti vaccini che hanno contribuito a proteggere la salute e salvare vite umane, come quelli contro il morbillo e la poliomielite”, scrivono i firmatari della lettera aperta. ”Vi incoraggiamo fortemente a votare contro la conferma della sua nomina a ministro della Salute”.
Robert F. Kennedy e Donald Trump (@web)
Robert Kennedy Jr, nipote del presidente Usa assassinato (“JFK), ha condotto per un certo periodo una campagna come candidato presidenziale contro Trump, prima di schierarsi al suo fianco.
Il tycoon repubblicano lo ha premiato per il suo sostegno assegnandogli un portafoglio ministeriale, ma questa nomina deve essere soggetta al voto di conferma del Senato, come prevede la Costituzione.