Ted Chaiban, vicedirettore generale dell’Unicef, ha raccontato in una nota di essere ’’appena tornato da una missione di cinque giorni in Israele, Gaza e Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. I segni della profonda sofferenza e della fame erano visibili sui volti delle famiglie e dei bambini. Dall’inizio della guerra, a Gaza sono stati uccisi oltre 18.000 bambini. Si tratta di una media di 28 bambini al giorno, l’equivalente di una classe scolastica, che non ci sono più. I bambini hanno perso i loro cari, sono affamati e spaventati e traumatizzati’’. Chaiban ha detto che ’’Gaza ora rischia seriamente la carestia. Si tratta di una situazione che si è andata aggravando, ma ora abbiamo due indicatori che hanno superato la soglia della carestia. Una persona su tre a Gaza passa giorni senza cibo e l’indicatore di malnutrizione ha superato la soglia della carestia, con la malnutrizione acuta che ora supera il 16,5% nella città di Gaza.
Oggi, oltre 320.000 bambini piccoli sono a rischio di malnutrizione acuta’’. Chaiban ha aggiunto che ’’a Gaza ho incontrato le famiglie dei 10 bambini uccisi e dei 19 feriti da un attacco aereo israeliano mentre erano in fila con i loro genitori per ricevere cibo presso una clinica nutrizionale a Deir el-Balah sostenuta dall’Unicef. Abbiamo incontrato Ahmed, che ha 10 anni, e suo padre. Quel giorno Ahmed era in fila con sua sorella Samah, di 13 anni. Lei è morta. Ho visto una foto in cui lui agitava furiosamente le braccia per fermare un carro trainato da un asino nel tentativo di salvarla e portarla in ospedale, ma non ci è riuscito. È profondamente traumatizzato e non sa cosa fare. Questo semplicemente non dovrebbe accadere. I bambini che ho incontrato non sono vittime di una catastrofe naturale. Sono affamati, bombardati e sfollati’’.
21 palestinesi uccisi a Gaza, 12 cercavano cibo e aiuti
Ventidue palestinesi sono stati uccisi sabato mattina presto da colpi d’arma da fuoco e bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. Tra di loro 12 persone che cercavano cibo e auti e tre donne. Lo riferisce Wafa. I corrispondenti dell’agenzia palestinese hanno riferito, citando fonti mediche, che 12 vittime sono arrivate all’ospedale Al-Shifa a ovest di Gaza City, provenienti dalla zona di soccorso sull’asse Netzarim.
Decine di arresti a New York di manifestanti ebrei contro fame a Gaza
Decine di persone sono state arrestate a Manhattan dopo che gli attivisti di Jewish Voice for Peace hanno organizzato un sit-in presso gli uffici dei senatori democratici Chuck Schumer e Kirsten Gillibrand, nell’ambito di un’ondata di proteste ebraiche che chiedono un cessate il fuoco a Gaza e che Israele consenta l’ingresso di maggiori aiuti umanitari nell’enclave assediata. Poco dopo mezzogiorno di ieri, più di cento attivisti, tra cui la deputata dello Stato di New York Claire Valdez, si sono accalcati nell’atrio del 780 di Third Avenue, sbattendo pentole e padelle, cantando e srotolando striscioni con la scritta “Gli ebrei dicono: basta fame a Gaza”.