Storie Web venerdì, Novembre 14
Notiziario

“La Commissione europea, in stretto coordinamento con il governo italiano, sta collaborando con gli Stati Uniti sull’indagine” antidumping avviata da Washington per imporre dazi sulla pasa “e interverrà se necessario”. Lo riferisce il portavoce dell’esecutivo Ue responsabile per il Commercio, Olof Gill. “Questa è un’indagine antidumping, pertanto esula dall’ambito della dichiarazione congiunta Ue-Usa” alla base dell’accordo raggiunto sui dazi al 15%.

Rummo: si dovrà pagare anche per il 2025

I dazi “scatteranno dal 1° gennaio 2026, ma poichè il dumping è retroattivo, si dovrà pagare anche per i 12 mesi precedenti”. Non ha dubbi Cosimo Rummo, presidente e a.d. dell’omonimo pastificio di Benevento, interpellato da Il Sole 24 Ore Radiocor in merito ai dazi imposti dal Governo Usa sulla pasta.

“Questa è una piccola battaglia che stiamo iniziando a combattere: è una pazzia – afferma – aver esteso la multa di due aziende (La Molisana e Garofalo, ndr) anche a noi, che negli Usa vendiamo 454 grammi all’equivalente di 4,5 euro. Venissero a controllare”.

E sulle prossime mosse commenta: “Aspettiamo di capire cosa intendano fare Governo e commissione Ue. Intanto i nostri avvocati Usa hanno già presentato appello”.

Mastromauro (Pastai italiani): serve impegno istituzioni

“Il mercato statunitense rappresenta il secondo mercato mondiale per l’importazione di pasta italiana con un valore, nel 2024, di circa 700 milioni di euro, pari a circa il 10% delle esportazioni globali del nostro prodotto. Questa decisione ci preoccupa molto perché costituisce un ulteriore segnale di chiusura da parte dell’amministrazione americana nei confronti della produzione italiana di pasta, che è il prodotto simbolo del made in Italy nel mondo”. Così, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Margherita Mastromauro, presidente Pastai italiani di Unione italiana food, commenta la notizia di un super dazio americano in arrivo sull’export di pasta.

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