Lo hanno riferito funzionari ucraini e statunitensi, come riporta il New York Times. I soldati di Kim Jong Un stanno le operazioni russe nella regione di Kursk. Intanto entrambi i leader, sia Putin che Zelensky, hanno sentito il nuovo presidente USA, Donald Trump.

I soldati nordcoreani, intervenuti nel conflitto a sostegno della Russia, hanno avuto il loro primo scontro con le truppe ucraine, nel quale diversi militari sono rimasti uccisi, secondo quanto riportato dal New York Times, che cita un alto funzionario ucraino e uno statunitense.

Stando a quanto scrive il quotidiano newyorkese, i militari di Pyongyang hanno combattuto a fianco della Brigata 810 di fanteria navale russa. Le truppe fanno parte di un contingente stimato in circa diecimila unità, inviato, secondo i funzionari di Kiev, dal leader Kim Jong-un per supportare le operazioni russe nella regione di Kursk.

Va comunque precisato che la maggior parte delle truppe nordcoreane non sarebbe ancora stata impiegata in combattimento, anche se il loro coinvolgimento rappresenta una significativa escalation del conflitto iniziato due anni e mezzo fa con l’invasione russa.

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Putin: “Pronti ai negoziati con l’Ucraina”

Intanto, Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia non solo è pronta a negoziare con l’Ucraina, ma ha tentato colloqui fin dall’inizio del conflitto. Il presidente russo è stato citato dall’agenzia Ria Novosti, in quella che sembra un’apertura ai colloqui di pace con Zelensky.

“Ho ripetutamente affermato che la Russia non solo è pronta a negoziare, ma che in un certo momento, proprio all’inizio del conflitto, ha portato avanti questi negoziati e ha persino firmato un accordo reciprocamente accettabile”, ha dichiarato il capo del Cremlino durante la cerimonia di presentazione delle credenziali agli ambasciatori stranieri. “La parte ucraina, su consiglio esterno, ha tuttavia rifiutato questo accordo.”

Zelensky e Putin hanno parlato con Trump

Nel frattempo, sia Zelensky sia Putin hanno avuto un primo confronto con il nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Mosca ha dichiarato che “lavorerà con la nuova amministrazione quando si insedierà alla Casa Bianca, difendendo fermamente gli interessi nazionali russi e concentrandosi sul raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati dell’operazione militare speciale“. Lo ha comunicato il ministero degli Esteri russo in una nota riportata dalla Tass in seguito all’esito delle elezioni negli USA. “Le nostre condizioni restano invariate e sono ben note a Washington”, si legge.

Il presidente ucraino, invece, ha dichiarato di aver avuto “un’eccellente telefonata con il presidente Donald Trump e di essersi congratulato con lui per la sua storica, schiacciante vittoria: la sua straordinaria campagna ha reso possibile questo risultato”.

Zelensky ha scritto su X che hanno “concordato di mantenere uno stretto dialogo e di far avanzare la nostra cooperazione”. “Una leadership forte e incrollabile degli Stati Uniti è essenziale per il mondo e per una pace giusta”, ha concluso Zelensky, lodando infine “la famiglia e il team di Trump per il loro grande lavoro.”

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