I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni datoriali Aica e Federturismo Confindustria, al termine di un serrato confronto, concluso nelle prime ore di sabato mattina, hanno siglato l’Ipotesi di accordo sul nuovo Contratto nazionale dell’Industria turistica applicato a migliaia di dipendenti delle aziende della filiera turistica. Lo rendono noto le sigle sindacali.
«Il rinnovo del Ccnl, con vigenza triennale dall’ 1 gennaio 2025, porta con sé l’atteso adeguamento salariale per lavoratrici e lavoratori, le cui retribuzioni avevano perso da tempo il passo con il costo della vita, insieme ai miglioramenti normativi richiesti con forza dalle organizzazioni sindacali», sottolineano.
I dettagli dell’accordo
L’accordo prevede un aumento salariale a regime di 200 euro, in linea con gli altri contratti del settore, distribuiti in 4 tranche, 5 per le agenzie di viaggio e i tour operator. Riconosciuta anche l’Una Tantum di 450 euro, 320 euro per le imprese di viaggio, spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
Sulla parte normativa, «significativo l’intervento sull’esternalizzazione» dei servizi di pulimento e riassetto delle camere e altri servizi, estendendo la procedura per il confronto sindacale prevista per la prima esternalizzazione anche ai successivi cambi appalti, garantendo il trattamento normativo e economico del contratto nazionale del settore sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative del settore.
Prevista, per la prima volta, una norma anche per l’internalizzazione di tali servizi (insourcing), aggiungono i sindacati, parlando di «un risultato importante per le lavoratrici e i lavoratori dell’industria turistica».