L’inquinamento rappresenta un rischio ormai accertato per la salute umana, soprattutto in presenza di elevate concentrazioni di inquinanti anche per brevi periodi o l’esposizione a basse concentrazioni per lunghi periodi di tempo. Vari tipi di inquinamento, come quello atmosferico, del suolo e dell’acqua, possono contribuire all’insorgenza di problemi ematologici. È questo l’allarme lanciato dall’Associazione italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma (Ail) in occasione del 4° Convegno Nazionale “Curare è prendersi cura. Impatto ambientale e rischio sanitario, benessere e stili di vita”. 

Convegno Nazionale – Curare è prendersi cura (RaiNews)

Il Convegno nazionale Ail

Sono diversi gli studi e le ricerche che convalidano le correlazioni tra inquinamento e salute al fine di cercare di individuare i fattori di prevenzione che possano ridurre significativamente l’insorgenza tumorale per un miglioramento della salute individuale e sociale, incoraggiando politiche e strategie per la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo nel rispetto del dettato dell’art. 32 della Costituzione italiana. 

“Questo convegno nasce dalla consapevolezza che è possibile intervenire su alcuni fattori ambientali e comportamentali per ridurre il rischio sanitario – ha detto Giuseppe Toro, presidente nazionale di Ail – l’Associazione intende contribuire alla riduzione del rischio sanitario, scavando nei fattori sociali e ambientali che aumentano questo pericolo. La prevenzione non potrà continuare ad essere la ‘cenerentola’ degli interventi sulla salute”.

Oms: il 22% delle malattie globali sia dovuto all’esposizione a fattori ambientali

Nonostante l’avanzamento delle conoscenze scientifiche e gli sforzi effettuati da parte delle Istituzioni, si riscontra un grande ritardo nell’adozione di misure per contrastare i drammatici scenari rappresentati dall’OMS Europa (2024) che prevede in crescita i numeri del cancro e, parallelamente, il peso economico delle cure sui sistemi sanitari: nel 2050 si stimano oltre 35 milioni di nuovi casi, +77% rispetto al 2022. Inoltre, l’aumento dell’insorgenza tumorale si caratterizza per la riduzione dell’età media della popolazione, deteriorandone la qualità della vita individuale, sociale e innalzandone i costi pubblici che gravano sulla spesa sociale e sul Sistema Sanitario Nazionale.

“Curare è prendersi cura”

“Curare è prendersi cura” dei cittadini è l’appello dell’Associazione, che vuol dire anche ridurre il rischio sanitario dovuto all’inquinamento, facendo propria la considerazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che richiama l’attenzione sul fatto che “circa il 22% delle malattie globali sia dovuto all’esposizione a fattori ambientali modificabili; questa percentuale sale tra il 23 e il 26% nei bambini. Gran parte di questi rischi, però, potrebbero essere evitati attraverso la riduzione del rischio ambientale”.

L’impegno di Ail

Per Ail la tutela della salute è da sempre un obiettivo primario: in questi 55 anni di attività l’Associazione è stata impegnata nel sostenere la ricerca scientifica, nel sensibilizzare costantemente la popolazione, e nell’assistenza a pazienti, familiari e caregiver. 

L’approccio “One Health”

Cinque le sessioni del convegno a cui hanno preso parte oltre trenta relatori. L’ approccio “One Health” è un modello sanitario basato sull’integrazione di discipline diverse. Si basa sul riconoscimento che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema sono legate indissolubilmente. È riconosciuto ufficialmente dal Ministero della Salute italiano, dalla Commissione Europea e da tutte le organizzazioni internazionali quale strategia rilevante in tutti i settori che beneficiano della collaborazione tra diverse discipline (medici, veterinari, ambientalisti, economisti, sociologi etc.).

La salute dei più piccoli

L’inquinamento ambientale contribuisce all’aumento dell’incidenza tumorale, un fenomeno che sta crescendo soprattutto nei giovani. Nel nostro Paese infatti, il rischio di incidenza è raddoppiato in soli 15 anni a una velocità maggiore rispetto alle precedenti generazioni: i soggetti di 15-39 anni con cancro sono raddoppiati in 24 anni, da circa 10mila nel 1995 a circa 20mila nel 2019.

Ambiente e stili di vita nelle neoplasie

Ormai è dimostrato che i fattori comportamentali, come il fumo di sigaretta, aumentino il rischio di manifestazioni cliniche, in particolare trombosi, ipertensione e displipidemie. Il tema dell’inquinamento atmosferico è fortemente corralato a quello dei cambiamenti climatici, un fenomeno che, attraverso la variazione climatica, impatta in modo sempre più intenso e frequente anche sulla salute umana. Tra gli effetti si annoverano le ondate di calore e l’indebolendo delle difese immunitarie dell’organismo. 

Un altro tema rilevante è quello dell’Inquinamento elettromagnetico, un tema per lungo tempo al centro di un intenso dibattito scientifico, mentre oggi, le evidenze e la comunità scientifica concordano sulla pericolosità dei campi elettromagnetici e sul fatto che tale nocività è causa di Leucemie infantili, tumore al seno, glioma e neuroma acustico, un fenomeno che cresce anche alla luce dell’aumento all’esposizione alle tecnologie elettromagnetiche. 

Adriano Venditti, Direttore U.O.C. Ematologia Fondazione Policlinico Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha dedicato un approfondito focus sull’aumento dell’incidenza delle Leucemie Acute nei paesi occidentali, dimostrando come l’aumento sia dovuto all’esposizione ad agenti tossici come il benzene contenuto nel fumo di sigaretta e nei carburanti, oltre che da fattori genetici e mutazioni.

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