Con un annuncio destinato a far discutere, l’amministrazione Trump ha avviato un processo per eliminare le protezioni federali su milioni di acri di territorio incontaminato in Alaska, aprendo la porta a nuove attività di estrazione di petrolio, gas e minerali nelle aree più remote e sensibili del Paese. Il provvedimento, presentato dal segretario degli Interni Doug Burgum, segna un ritorno deciso alla strategia energetica del “Drill, Baby, Drill” — un mantra coniato durante la campagna presidenziale del 2008 e rilanciato da Trump già nel suo primo mandato.
L’area in gioco: una riserva gigantesca e fragile
Al centro della questione c’è la National Petroleum Reserve-Alaska (NPR-A), una vasta regione federale di circa 23 milioni di acri (oltre 93mila km quadrati), situata a nord di Anchorage, tra il Mare di Chukchi e il Mare di Beaufort, e confinante con il celebre Arctic National Wildlife Refuge (ANWR). Si tratta della più ampia riserva di suolo pubblico degli Stati Uniti, istituita nei primi decenni del Novecento come fonte strategica di combustibili per la Marina militare, ma oggetto di ambizioni economiche sempre più marcate dagli anni ’70 in poi.
Nel 1976, il Congresso autorizzò lo sfruttamento commerciale della NPR-A, stabilendo però un equilibrio tra le esigenze industriali e la conservazione ambientale. Un equilibrio che le recenti iniziative dell’amministrazione Trump intendono rinegoziare, se non rovesciare completamente.
Secondo Burgum, l’amministrazione Biden avrebbe infatti “superato i propri poteri” quando, nel 2023, impose un divieto quasi totale alle trivellazioni nella NPR-A, con l’obiettivo dichiarato di proteggere oltre la metà dell’area da attività industriali. Il nuovo piano mira a cancellare quelle restrizioni e rilanciare l’accesso al sottosuolo per le compagnie energetiche.
“Stiamo ristabilendo l’equilibrio e rimettendo in carreggiata il nostro futuro energetico”, ha affermato Burgum in una dichiarazione ufficiale. Il suo messaggio è stato rafforzato dalla visita in Alaska, insieme a Lee Zeldin (amministratore dell’EPA) e Chris Wright (segretario all’Energia), per promuovere esplicitamente l’esplorazione energetica nella NPR-A e nell’ANWR e sostenere lo sviluppo di infrastrutture come il gasdotto di gas naturale liquefatto dell’Alaska.