Il futuro che guarda al passato per dare nuova linfa allo sport italiano. Tornano i Giochi della Gioventù con l’approvazione all’unanimità e in via definitiva del disegno di legge che reintroduce la manifestazione sportiva scolastica. Contestualmente il Governo accelera lo sforzo di ammodernamento delle palestre scolastiche. Finora sono stati stanziati circa 900 milioni nella complessa sfida di dotare le scuole italiane di strutture e attrezzi al passo con i tempi, recuperando gli atavici ritardi accumulati in gran parte della Penisola.
Alfabetizzazione sportiva
Il Senato dunque, il 19 marzo, ha dato via libera alla rinascita dei Giochi risevrati agli studenti dai 7 ai 17 anni, creati nel 1968 dal presidente del Coni Giulio Onesti. Interrotti una prima volta nel 1996 e ripresi in tono minore nel 2007, erano stati messi in soffitta nel 2017. Il ddl per la promozione della pratica sportiva nelle scuole li rilancia in via sperimentale per gli anni scolastici 2024/25 e 2025/26. Ad occuparsene saranno Sport e Salute, con il Ministero dell’Istruzione, il Dipartimento per lo Sport e quello per le Politiche in favore delle persone con disabilità che avranno a disposizione un milione per il primo anno e 10,3 per il secondo anno.
«Un nuovo inizio che va ben oltre i Giochi. L’approvazione definitiva in Senato consente di scrivere una pagina positiva per lo sport e la scuola della nostra Nazione: i nuovi Giochi della Gioventù rappresenteranno non solo un meraviglioso evento, ma anche un progetto-manifesto, nel quale la dimensione del confronto sportivo si coniugherà con l’affermazione dei valori della socialità, dell’inclusione, del rispetto in tutte le sue forme, della promozione di sani stili di vita e del benessere individuale e delle comunità», ha dichiarato in una nota il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi. «Quello dei nuovi Giochi della Gioventù è un progetto ambizioso e affascinante che consentirà di consolidare e rendere sempre più efficace l’agenda ‘Scuola e Sport’ che contribuirà al miglioramento delle infrastrutture sportive scolastiche, con l’obiettivo di aumentare le ore di educazione motoria, allineandoci agli standard europei e proporre così alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi un programma adeguato, per il loro benessere psicofisico. Da oggi prosegue, con ulteriori e positive motivazioni, il percorso di alfabetizzazione sportiva che vedrà Governo, Parlamento, Regioni e Province Autonome, Sport e Salute, Coni e Cip, con le rispettive Federazioni, uniti, in un’unica squadra e nella diversità dei ruoli, per garantire allo sport di svolgere pienamente la sua funzione sociale, a beneficio del bene comune. Nei prossimi giorni inizieremo le prime competizioni di discipline olimpiche e paralimpiche. Saremo sempre al fianco del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, insieme ad altri colleghi di Governo, nel suo costante impegno per migliorare la presenza dello sport a scuola e questa grande opportunità ci permetterà di perseguire con sempre maggiore efficacia l’obiettivo costituzionale dello sport per tutti. Ci tengo a ringraziare il presidente del Senato, La Russa, il presidente della Camera, Fontana, i senatori e i deputati tutti, a partire da quelli delle rispettive Settime Commissioni per l’impegno profuso in sede referente e per il contributo qualificante dato al dibattito che ha portato al voto unanime, che ben esprime il valore universale dello sport. Finalmente si passerà dalle parole ai fatti. Evviva i Giochi della Gioventù!».
Gli investimenti
Sul tema delle infrastrutture sportive scolastiche, da sempre un tallone d’achille del movimento sportivo tricolore, il PNRR ha stanziato 300 milioni per il loro potenziamento. Il ministero dell’Istruzione del merito nel dicembre 2022 ha previsto un fondo di ulteriori 255 milioni per la messa in sicurezza delle palestre scolastiche. Inoltre, a novembre 2024, con due distinti decreti ministeriali sono stati destinati altri 335 milioni di euro, con un’attenzione particolare per il Mezzogiorno cui è stata devoluta una percentuale di risorse del 72% proprio per colmare il gap. Ad oggi, quindi, sono stati stanziati complessivamente 890 milioni di euro per interventi che riguardano oltre mille scuole. Questi fondi permettono di finanziare lavori di messa in sicurezza nel 59% dei casi e di nuove costruzioni o ampliamenti nel restante 41%.
Agenda Scuola e Sport
Nell’agenda “Scuola e Sport” i ministri per lo Sport e dell’Istruzione hanno puntato a investimenti nello sport come strumento educativo seguendo nell’assegnazione delle risorse criteri quali l’assenza di palestre o spazi sportivi adeguati, l’inacessibilità e l’inagibilità delle strutture esistenti e il livello di abbandono scolastico.