I tempi non saranno brevi. Per sbrogliare la matassa sull’ordinanza ingiunzione per la decadenza della presidente della Regione Alessandra Todde ci vorranno parecchi mesi. Perché a dettare la linea sarà il ricorso davanti al giudice del tribunale ordinario. Istanza che poi si intreccerà con l’attività portata avanti dal Consiglio regionale tirato in ballo proprio dall’ordinanza che in 10 pagine contesta 7 irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali di 11 mesi fa, e dispone (oltre a comminare una sanzione da 40 mila euro) «la trasmissione al presidente del Consiglio regionale per quanto di sua competenza in ordine all’adozione del provvedimenti decadenza di Alessandra Todde dalla carica di presidente della regione» e la «la trasmissione degli atti alla Procura stante le anomalie nelle dichiarazioni depositate».
Due strade che si incrociano
Per il momento si viaggia su due binari. Da una parte, a iniziare da domani, parte l’operato del Consiglio regionale quando la “pratica Todde” arriverà nelle stanze dell’assemblea legislativa regionale che riapre dopo la pausa natalizia.
L’atto dovrà essere affrontato prima con incontri informali e poi in una seduta dedicata che sarà convocata dal presidente dell’organismo consiliare composto da nove consiglieri tra i quali 5 della maggioranza del campo largo e 4 delle opposizioni. I componenti dovranno quindi studiare le 10 pagine e i 7 punti indicati nell’atto notificato i giorni scorsi alla presidente della Regione.
Parallelamente partirà il ricorso della presidente, che ha già affidato il fascicolo ai suoi avvocati, con cui si chiederà la sospensiva.