Accordo raggiunto sul leader della maggioranza repubblicana al Senato. Ha prevalso John Thune, senatore del South Dakota, grande favorito della vigilia e primo nelle gerarchie ella camera alta del Congresso, per anzianità, ruolo ed esperienza.
Scelta di compromesso
Donald Trump ha scelto il compromesso, accettando le logiche parlamentari. ed evitando di creare divisioni, inutili in questa fase: non ha quindi insistito sul candidato Maga, Rick Scott, senatore della Florida, che molti nella destra, così come Elon Musk, avrebbero preferito come riferimento.
Thune ha ottenuto 23 voti, contro i 15 di John Cornyn e i 13 di Scott. Nel ballottaggio l’ha spuntata Thune, considerato una figura più moderata e vicina all’establishment: era infatti il vice del leader uscente Mitch McConnell, spesso critico verso Trump.
Lo staff di Trump, oggi a Washington anche per incontrare Joe Biden alla Casa Bianca, ha fatto sapere che la scelta di Thune «soddisfa in pieno» le aspettative del presidente eletto: Trump aveva lasciato aperti i giochi al Senato, chiedendo tuttavia un leader che non si opponga alla sua azione di governo. Thune, prima di essere eletto, ha dovuto giurare fedeltà a Trump, garantendo al presidente eletto di assecondare la Casa Bianca anche sulle questioni internazionali, a cominciare dal prospettato disimpegno degli Usa dalla guerra in Ucraina.