Dal nostro corrispondente

NEW DELHI – La dinastia politica più popolare, controversa e osteggiata della Thailandia ha incassato martedì una nuova pesante sconfitta per mano giudiziaria quando la Corte suprema ha stabilito che l’ex primo ministro Thaksin Shinawatra non ha mai davvero scontato una vecchia pena detentiva e dovrà andare in carcere per un anno.

Secondo un testimone oculare citato dall’agenzia Reuters, Thaksin si sarebbe già consegnato alle autorità. La decisione di Thaksin di sottomettersi al volere della Corte è abbastanza clamorosa, dato che la scorsa settimana il tycoon aveva improvvisamente lasciato la Thailandia a bordo del suo jet privato per andare a Dubai. L’ex premier avrebbe fatto ritorno in patria poche ore prima della ufficializzazione della decisione dei giudici.

La decisione riguarda un precedente periodo di detenzione che Thaksin ha trascorso in un’ala riservata ai clienti di maggior riguardo di un ospedale, anziché in un penitenziario. La Corte ha ritenuto che il miliardario e politico avrebbe intenzionalmente prolungato la sua degenza per non scontare la pena da detenuto.

Thaksin ha guidato la Thailandia dal 2001 al 2006 quando è stato deposto da un colpo di Stato militare. Dopo aver vissuto all’estero per 15 anni, Thaksin ha fatto ritorno in patria per scontare una condanna a 8 anni per conflitto d’interesse e abuso di potere, ma poche ore dopo essere entrato in carcere ha chiesto e ottenuto di essere ricoverato in ospedale per problemi cardiaci. La sentenza a 8 anni è stata successivamente ridotta a un anno dal re e dopo sei mesi Thaksin ha lasciato l’ospedale su cauzione senza aver mai passato una notte in carcere.

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