La sconfitta per i promotori era nell’aria, ma le dimensioni della bocciatura sono superiori alle previsioni. In Svizzera la proposta di un super imposta sulle successioni dei più abbienti è stata ampiamente respinta in votazione popolare. Il 78,3% dei votanti ha detto no all’iniziativa della Gioventù Socialista, solo il 21,7% ha detto sì, con una partecipazione al voto del 42,9% a livello nazionale. Il titolo completo dell’iniziativa era “Per una politica climatica sociale finanziata in modo equo (iniziativa per il futuro)”, dunque l’aspetto della maggiore tassazione per i più ricchi si univa a quello del finanziamento delle politiche ambientali, verso le quali le nuove risorse reperite avrebbero dovuto andare, secondo i promotori. Buona parte dei Verdi elvetici ha sostenuto infatti la proposta dei giovani socialisti.
La proposta
L’idea era quella di un’imposizione del 50% sulle successioni e sulle donazioni superiori ai 50 milioni di franchi. Ad esempio, su una successione o donazione di 200 milioni di franchi, 50 milioni sarebbero rimasti esenti da imposta mentre degli altri 150 milioni sarebbero andati a Confederazione e Cantoni 75 milioni e altrettanti agli eredi o donatari. In sostanza dei 200 milioni 75 sarebbero andati a Confederazione e Cantoni e 125 complessivi (i 50 esentati più altri 75) agli eredi.
Da notare anche il coinvolgimento nella proposta della Confederazione, nel federalismo svizzero questa non interviene sul tema e sono invece i Cantoni a fissare le regole sulle imposte per successioni e donazioni, che sono distanti dal livello proposto in questa votazione.
Rischio esodo
Ma uno degli argomenti più forti della maggioranza del Governo e del Parlamento, entrambi contrari all’iniziativa, è stato quello del rischio di un esodo di una parte dei ricchi residenti in Svizzera verso altri lidi, a quel punto fiscalmente più interessanti. Lo spostamento verso altri Paesi di una quota dei più abbienti produrrebbe l’effetto paradossale di far diminuire le entrate di quelle casse pubbliche che l’iniziativa diceva di voler rafforzare, ha indicato la maggioranza del Governo (dove siedono tutti i maggiori partiti, dalla destra alla sinistra passando per il centro). Anziché far avere più risorse, alla fine insomma la super imposta sulle successioni avrebbe prodotto il rischio concreto di farne avere meno. Che l’iniziativa della Gioventù Socialista fosse troppo radicale, d’altronde, lo deve aver pensato anche una parte non piccola dell’elettorato elvetico di sinistra, che nel suo complesso è attorno al 30%, molto più del 20% circa di sì emersi nella votazione.
Soddisfazione della maggioranza del Governo e del Parlamento federale, oltre che di varie associazioni che raggruppano le imprese svizzere, che avevano sottolineato anche i pericoli della proposta per le aziende familiari, particolarmente toccate dal tema della successione. Sui media elvetici, ma anche di altri Paesi, nei mesi scorsi erano state riportate più volte voci su un’uscita dal Paese di una serie ricchi residenti. Il segnale netto emerso dalle urne dovrebbe ora contribuire al rientro di queste voci. Nel 2015 era già stata respinta con il 71% di no un’iniziativa che chiedeva di tassare maggiormente le eredità milionarie per finanziare l’Avs (il sistema pensionistico pubblico). A dieci anni di distanza, di fronte a una proposta più radicale, c’è un nuovo no, più ampio.
