5 Febbraio 2025



17:11

Una nuova ricerca ha evidenziato la stretta correlazione tra stress in gravidanza e sviluppo del feto, ricordando che le donne hanno bisogno di essere supportate adeguatamente durante la gestazione.

bimbo nella placenta

Una nuova ricerca condotta dall’Università di Barcellona ha ribadito quanto sia importante per la salute di mamma e bambino, fornire il giusto supporto alle donne durante la gravidanza, dal momento che alti livelli di stress lasciano segni importanti sulla placenta e di conseguenza nello sviluppo dei più piccoli.

Lo stress lascia segni sulla placenta delle future mamme

I ricercatori dell’Università di Barcellona hanno studiato i villi coriali e gli strati placentari di 45 coppie di mamme e bambini,  per comprendere in che modo lo stress materno, sperimentato dalle donne nelle varie fasi della gestazione influisse sulla placenta e dunque sul bimbo. Le donne che hanno partecipato allo studio tra il 2016 e il 2020 avevano un’età compresa tra i 18 e i 40’anni, e stavano affrontando le prime 13 settimane di gestazione della loro prima gravidanza.

Credits: “Placental epigenetic signatures of maternal distress in glucocorticoid-related genes and newborn outcomes: A study of Spanish primiparous women”_ Science Direct

Il 51% delle partecipanti (23 donne) ha dichiarato di essersi sentita esposta a condizioni di stress psico-sociale a causa di sintomi depressivi o di un passato caratterizzato da rapporti violenti. Alle donne è stato chiesto, oltre a sottoporsi alle consuete ecografie, di rispondere alle domande dei ricercatori e di prelevare un campione di saliva per ogni trimestre di gestazione.

Una volta nati i bambini, oltre a prendere nota dei loro parametri vitali, i ricercatori hanno conservato piccoli campioni placentari da analizzare. A circa 8 settimane dalla nascita dei piccoli sono stati raccolti anche dei loro campioni di saliva ed è stato misurato lo sviluppo neurologico infantile di ciascuno di loro.

I risultati dello studio e l’importanza della salute materna

Grazie ai campioni di saliva i ricercatori hanno potuto misurare i livelli di cortisolo, ormone simbolo dello stress, delle mamme e dei bambini e hanno rilevato i cambiamenti epigenetici, all’aumentare dello stress provato dalle donne in gravidanza, in ampie aree del DNA. Dalla ricerca è quindi emerso che all’aumentare dello stress vi erano dei cambiamenti notevoli nei sistemi di regolazione del cortisolo, in grado di influenzare la placenta e di conseguenza il corretto sviluppo del feto che si sviluppa al suo interno.

Alti livelli di stress materno, specialmente se sperimentati all’inizio della gravidanza possono alterare questi geni, lasciando segni evidenti sulla placenta e influenzando dunque lo sviluppo del feto” spiegano dallo studio.

La ricercatrice Águeda Castro, prima firmataria dello studio ha spiegato che questa consapevolezza dovrebbe essere il punto di partenza per prendersi cura delle donne in dolce attesa: “La salute mentale delle madri va preservata e tutelata, poiché lo stress lascia un’impronta biologica notevole sullo sviluppo del feto, attraverso meccanismi epigenetici“. I ricercatori si augurano dunque che i Sistemi Sanitari facciano la loro parte nell’aiutare le donne che durante la gestazione chiedono un supporto valido a disturbi depressivi e allo stress.

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