Sarebbe sostanzialmente chiuso l’accordo fra governo e banche sulla manovra, mentre sembra vicino anche quello sulle assicurazioni. Come riferiscono diverse fonti, l’intesa prevederebbe l’eliminazione dell’ulteriore aumento dello 0,5% dell’Irap, provvedimento giudicato troppo oneroso dagli istituti di credito, in cambio di una diminuzione delle deducibilità delle perdite pregresse, inasprendo così la riduzione già prevista nella legge di bilancio. Con le assicurazioni sono in corso interlocuzioni continue in un clima disteso e si dovrebbe arrivare a breve a un accordo.
Tagliola su 20 proposte, “salva” riformulazione cessione quote Mes
Sono venti gli emendamenti (o parti di essi) al Ddl di bilancio dichiarati inammissibili dalla presidenza della commissione Bilancio del Senato per materia o per copertura dopo un ulteriore vaglio, anche delle riformulazioni presentate. Per i senatori sarà possibile un ultimo tentativo di ripresentazione delle proposte entro domani alle 15, in caso di ulteriore bocciatura l’eventuale “ripescaggio” delle misure potrà avvenire solo con riformulazione degli emendamenti su proposta del Governo: questo potrebbe consentire il recupero di emendamenti bocciati per motivi di copertura ove il Mef proponesse coperture adeguate. Uno dei relatori, Claudio Borghi (Lega), rileva che la riformulazione dell’emendamento del Carroccio che propone la cessione delle quote del Mes ha passato il vaglio.
Sotto la tagliola sono rimaste, tra le altre, la proroga con estensione di Opzione donna, il parziale esonero dei contributi per assunzioni nel Mezzogiorno, l’estensione temporale e della platea dell’imposta sostituiva sui rinnovi contrattuali (FdI); la flat tax per l’assunzione di giovani (Lega); e uno dei commi dell’emendamento di FI che interviene sull’elenco dei beni strumentali per l’iperammortamento.
