“Sarebbe un onore parlare con il presidente Mattarella” così Elon Musk risponde a un utente dal nome ALX, e posta un articolo sullo stato delle relazioni fra il governo italiano e Space X in cui afferma che il “presidente italiano sta cercando di sabotare un accordo del governo con Starlink per ragioni politiche. È solo perché Musk sta lavorando con il presidente americano Donald Trump”. Un messaggio raccolto da Andrea Stroppa, il riferimento di Musk in Italia, che scrive: “Musk è aperto al dialogo e disposto a parlare con il Presidente italiano, nonostante i continui attacchi all’accordo Starlink”.

L’utente Alx, che appare in un altro post in foto con il patron di Tesla e SpaceX, fa riferimento a un articolo del “Daily Mail Online” in merito alla questione dell’accordo sul sistema di comunicazioni crittografate per l’esercito e altri settori tramite Starlink. “Dopo la vittoria di Trump alle elezioni, l’Italia era in trattative avanzate con SpaceX di Musk per fornire le comunicazioni di dati crittografati del governo all’esercito” si legge ma “persone vicine alla premier avrebbero sollevato preoccupazioni sulla posizione più aggressiva di Trump nei confronti dell’Europa”. E ancora “Anche il presidente italiano Sergio Mattarella ha pubblicamente condannato Trump e Musk”. Ricostruzione, ovviamente, da confermare.

Starlink – SpaceX (Getty)

Il sistema Starlink, che a oggi vanta più di 8 mila satelliti piazzati in orbita bassa, è una costellazione che garantisce l’accesso a internet satellitare globale in banda larga. Un sistema largamente utilizzato in Ucraina e dagli ucraini al fronte. Senza mettere in discussione l’innovazione, la questione privacy e controllo dei dati da parte di un’azienda privata sono i nodi che hanno sollevato dubbi. “Quell’accordo da 1,5 miliardi di euro” che già si ventilava definito e firmato – “una fornitura al governo di servizi di telecomunicazione sicuri per cinque anni” – trovò la smentita di Palazzo Chigi. A seguire ci sono state frizioni tra Stroppa e Fratelli d’Italia, tra Stroppa e alcuni Ministri del governo. 

Intanto il “Ddl Spazio”, contestato dalle opposizioni (“Un regalo a Musk”), è passato recentemente alla Camera con 133 sì e 89 no. “Nel momento in cui c’è stato un cambio di paradigma e l’Europa e l’Italia sono rimaste indietro, mentre negli Stati Uniti sono partiti i privati, che sono molto più veloci e liberi, da noi questo non è partito, e per farlo bisogna definire delle regole per le quali i privati possono accedere allo spazio”, ha spiegato Andrea Mascaretti, deputato di Fratelli d’Italia e relatore del ddl Spazio. Un provvedimento a cui il governo tiene e specifica: “Serve a promuovere la crescita dell’industria spaziale italiana favorendo gli investimenti, il rafforzamento e la cooperazione internazionale”.

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