Le motivazioni della sentenza
Il testo della sentenza, ricco di argomentazioni giuridiche, è un documento destinato a diventare un riferimento per casi simili in futuro. La Sezione ha specificato che la protezione dei diritti audiovisivi rappresenta un valore centrale per garantire la sostenibilità economica dello sport professionistico. La Lega Serie A, in qualità di titolare dei diritti di trasmissione, ha dimostrato come la pirateria abbia eroso la base economica di contratti televisivi multimilionari, con impatti negativi sulla qualità degli investimenti degli nello sport e nella sua diffusione mediatica.
In particolare, è stato sottolineato che l’infrastruttura fornita da Cloudflare non è un elemento passivo della rete, ma un componente attivo che, tramite funzioni ad hoc ha consentito ai siti pirata di eludere gli strumenti di blocco ordinati dal giudice. L’assenza di misure preventive o di controllo, ma anche successivamente alle istanzed ricevute, da parte di Cloudflare è stata quindi interpretata come una forma di corresponsabilità.
De Siervo (ad Lega Serie A): «Punto di svolta»
La Lega Serie A ha accolto con entusiasmo il provvedimento che va a colpire un fenomeno che sottrae ogni anno centinaia di milioni di euro all’industria sportiva (intorno a 300 solo per la Serie A) minando la possibilità di reinvestire in infrastrutture, talenti e iniziative per il pubblico. «L’accoglimento in toto del nostro reclamo contro Cloudflare conferma la validità delle ragioni di chi si batte a tutela della legalità – ha affermato Luigi De Siervo, Amministratore Delegato di Lega Serie A -. Cloudflare è stata anche obbligata a comunicare tutti i nomi di chi ha sfruttato le trasmissioni delle Iptv pirata per vedere le partite senza pagare, lasciando tracce indelebili nella rete dei propri indirizzi IP. Siamo arrivati a un punto di svolta decisivo, non solo i fornitori di servizi di accesso alla rete sono stati condannati per aver veicolato contenuti illeciti, ma anche l’utilizzatore finale, ora individuato facilmente, sarà perseguito a norma di legge. L’utilizzo delle piattaforme pirata non è solo un atto illegale, è un attentato al lavoro di migliaia di persone oneste, chi sceglie questa strada uccide il futuro del calcio e dello sport, non possiamo accettare che sia distrutto ciò che amiamo».
Lega Serie B: «Stop all’illegalità»
«È un risultato di grande importanza, una tappa fondamentale nel percorso alla lotta contro la pirateria. L’ordinanza del Tribunale di Milano – si legge in una nota della Serie B – certifica come fossero legittime le richieste che Lega Serie A e Lega Serie B intervenuta ad adiuvandum unitamente a Sky Italia e Dazn fecero a loro tempo per bloccare i domini intestati a Cloudflare, invocando come essa favorisse la pirateria e quindi l’illegalità nella trasmissione di contenuti dei campionati di calcio di A e di B».
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