Il ministro dell’Economia Giorgetti ha inserito in legge di bilancio una disposizione, per imporre all’Automobile Club d’Italia di versare un contributo da 50 milioni l’anno nelle casse dello Stato. Ma alla Camera, è proprio la Lega – partito di Giorgetti – a chiedere di cancellare la norma.
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La Lega non sembra apprezzare troppo gli sforzi di creatività, messi in atto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (pure peso massimo del partito di Matteo Salvini), per far quadrare i conti della manovra. O almeno questo è quello che traspare, passando in rassegna gli emendamenti segnalati dal Carroccio, cioè quelli considerati prioritari da discutere e votare in parlamento. Tra le altre cose, infatti, le truppe di Salvini chiedono a Giorgetti di fare retromarcia sull’incremento del prelievo sulle criptovalute, sul taglio delle detrazioni per la ristrutturazione della prima casa, sul blocco del turnover e il trattenimento in servizio fino a 70 anni delle forze dell’ordine.
Ma tra i punti che la Lega ha messo in cima all’agenda, in vista dell’inizio delle votazioni sulla manovra in Commissione Bilancio alla Camera, c’è anche un’altra esigenza: quella di salvare le casse dell’Automobile Club d’Italia, l’ente pubblico che rappresenta e promuove gli interessi del settore auto e ha la responsabilità tra l’altro sul Pubblico Registro Automobilistico. Negli ultimi mesi, il bilancio di Aci è finito sotto i riflettori dei media, per le polemiche seguite alla creazione di una holding privata, in cui trasferire la gestione del patrimonio economico e immobiliare dell’ente. Ora, con la manovra, il governo ha chiesto ad Aci di versare, dal 2025 in avanti, un contributo di 50 milioni all’anno, nelle casse dello Stato.
In contrasto con il “suo” ministro dell’Economia, però, la Lega in parlamento chiede di cancellare questa norma. Lo fa tramite un emendamento sottoscritto da undici deputati salviniani, con a capofila il capogruppo Riccardo Molinari, l’esponente più alto in grado del Carroccio a Montecitorio. Come detto, evitare il “rischio” che l’Aci debba contribuire a rimpinguare i conti pubblici è evidentemente considerato una priorità da Molinari e i suoi, tanto che la proposta per cancellare l’esborso da 50 milioni di euro annui è stata inserita tra le “segnalate”, ovvero quelle per cui si richiede il voto in Commissione.
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D’altra parte, il presidente dell’Automobile Club Angelo Sticchi Damiani ha da tempo un rapporto molto stretto con il ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini. Appena rieletto per il suo quarto mandato (un record nelle amministrazioni pubbliche), Sticchi Damiani ha dichiarato più volte l’apprezzamento per gli interventi di Salvini, dal futuro dell’autodromo di Monza al ripristino delle targhe storiche. E l’Aci ha espresso il pieno apprezzamento al nuovo codice della strada, fortemente voluto dal ministro, che il 20 novembre ha avuto l’approvazione definitiva del parlamento.