Non è solo sovraffollamento. Nelle carceri italiane cresce il numero dei detenuti che si tolgono la vita. I dati, seppure con una distinzione tra quelli ufficiali (79 suicidi) e quelli registrati dalle associazioni che si occupano dei diritti delle persone recluse (86 suicidi), parlano di una crescita rispetto al passato o, quantomeno, allo scorso anno.
I numeri ufficiali del Dap
Per il Dap, che in proposito e dopo la presa di posizione dei rappresentanti di Antigone (l’associazione per “I diritti e le garanzie nel sistema penale”), ha diramato una nota con cui ha fornito i dati ufficiali e sottolineato: le persone detenute che si sono tolte la vita all’interno degli istituti penitenziari dal 1 gennaio 2024 sono 79. «Il dato – riporta la nota del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – si riferisce al numero dei casi per i quali le evidenze dei fatti hanno escluso la necessità di ulteriori accertamenti da parte dell’Autorità Giudiziaria. Nel 2022 il numero più alto di suicidi: 84». Non solo, la nota del Dap del 5 dicembre certifica che «risultano 116 i decessi di detenuti per cause naturali e 22 quelli per cause da accertare».
Il Focus del Garante
A mettere in evidenza la crescita del numero dei suicidi, almeno rispetto allo scorso anno, è il “Focus suicidi e decessi in carcere anno 2024”, aggiornato al 2 dicembre, realizzato dal Garante nazionale delle persone private della libertà personale. «Il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria dall’inizio del 2024 ha registrato 79 suicidi e 19 decessi per cause da accertare – si legge nel documento -. Si tratta di un dato elevato rispetto allo stesso mese di dicembre del 2023 in cui si registrarono 61 suicidi (con un aumento di 18 decessi) mentre è lo stesso rispetto al mese di dicembre del 2022».
L’analisi del Garante
Il documento analizza anche i fatti registrati. E dallo studio emerge che dei suicidi, due sono avvenuti all’esterno dell’istituto.«L’età media delle persone che si sono suicidate – si legge – è di circa 40 anni». Quanto alle persone che si sono tolte la vita, dei 79, 77 erano uomini e 2 donne. Un altro elemento riguarda la nazionalità: complessivamente si sono uccise 45 persone italiane e 34 straniere provenienti da 15 paesi diversi. Il Focus evidenzia anche che 19 persone in passato avevano tentato il suicidio e 14 erano sottoposte alla misura della sorveglianza.
Alla Campania triste primato
Dei 79 suicidi registrati, 11 sono avvenuti in Campania. A seguire con 8 episodi per ciascuna regione, Lombardia, Toscana e Veneto. Poi l’Emilia Romagna con 7 casi, Lazio, Piemonte e Sardegna con 6. In Liguria i suicidi sono stati 5 mentre in Abruzzo, Calabria e Sicilia 3. Così come in Puglia, mentre il numero più basso con 1 episodio ciascuna, Marche e Umbria.