Crolla la fiducia per FdI di Giorgia Meloni che tuttavia si conferma primo partito in Italia. Male la Lega e il M5S, bene Pd e Azione. Sono i risultati del nuovo sondaggio di Monitor Italia di Tecnè, per l’Agenzia Dire.

L’ultima rilevazione del sondaggio Monitor Italia di Tecnè, realizzato tra il 12 e il 13 dicembre per l’Agenzia Dire, evidenzia un lieve calo per Fratelli d’Italia (FdI) e una modesta crescita per il Partito Democratico (Pd), riflettendo i cambiamenti nelle intenzioni di voto e la fiducia nei principali leader politici e nel governo.

Se si votasse oggi, il partito di Giorgia Meloni arriverebbe primo. Fratelli d’Italia, complice forse anche Atreju, la kermesse di FdI organizzata al Circo Massimo di Roma e conclusasi da appena tre giorni, non sembra infatti temere alcun nemico: resta stabile al primo posto, con un 28,7% di consensi e una diminuzione dello 0,2%, rispetto alla settimana precedente e dello 0,8%, rispetto al mese scorso.

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Al secondo posto, il Partito Democratico, che cresce dello 0,2%, rispetto all’ultimo sondaggio, raggiungendo il 23,8%. Questo incremento riflette un possibile miglioramento per il partito di Elly Schelin anche se la distanza da FdI rimane significativa.

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Anche Forza Italia, con l’11,4% dei consensi, registra un piccolo miglioramento, con uno 0,1%. Il partito di Tajani è oggi il secondo partito della maggioranza.

Il Movimento 5 Stelle segna una leggera crescita dello 0,1%, e si piazza oggi al 10,9%. Rimane da vedere se, dopo la recente esclusione di Beppe Grillo, il Movimento riuscirà a mantenersi stabile o a guadagnare nuovi consensi.

Non si può dire la stessa cosa per Matteo Salvini, in attesa della sentenza del processo Open Arms, che dovrebbe arrivare il 20 dicembre, in cui rischia una condanna a sei anni di carcere per sequestro di persona aggravato. Calma piatta infatti per il suo partito, la Lega, che vede un incremento solo dello 0,1%, con una leggera flessione, sempre dello 0,1%, rispetto al mese precedente e oggi si ferma e si attesta all’8,6%.

Bene invece per Alleanza Verdi e Sinistra, anche se si ferma al 6,1%. Dopo i risultati delle europee dello scorso giugno, il gruppo sembra infatti aver trovato una base solida di elettori, raddoppiando il supporto rispetto alle elezioni politiche precedenti. Per quanto riguarda i partiti che si trovano vicino alla soglia del 3%, buone notizie per Carlo Calenda che ha registrato una lieve flessione con il suo partito, Azione, che tuttavia si posiziona al 2,5%.

Niente da fare per Italia Viva che si ferma al’2,2%, e non riesce a posizionarsi ancora sopra la soglia del 3%, obiettivo che pare difficile anche per +Europa, che resta all’1,9%.

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