La manifestazione per l’Europa oggi in diretta dalle piazze italiane e da Bruxelles. Alle 15 piazza del Popolo, a Roma, ospita “una Piazza per l’Europa”, l’iniziativa a sostegno dei valori Ue, a cui hanno aderito diversi partiti e associazioni.

L’idea è stata lanciata da Michele Serra, giornalista di Repubblica, all’indomani dello scontro nello Studio Ovale tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky per promuovere – dietro lo slogan ‘Qui si fa l’Europa o si muore’ – l’unità europea in un momento di forte incertezza sul piano internazionale. La manifestazione è nata come iniziativa apartitica, ma ha incontrato rapidamente l’appoggio di più forze politiche, tra cui Pd, Avs, Azione, Italia Viva e +Europa, che hanno detto sì alla piazza per l’Ue.

Si è tirato indietro, invece, il Movimento 5 Stelle contrario alla visione di “un’Europa di Ursula von der Leyen”. Il riferimento del leader è al piano di riarmo presentato dalla presidente della Commissione Ue, che ha generato polemiche e spaccature all’interno dei partiti. Oltre ai 5S, anche il centrodestra si è sfilato, nonostante i dubbi di Forza Italia, facendo prevalere la linea della compattezza.

Le voci dei politici alla manifestazione di Roma, Schlein: “Sfidiamo i nazionalismi”

“Noi ci siamo con uno spirito federalista, che vuole sfidare i nazionalismi, i veti e gli egoismi nazionali”. Le parole di Elly Schlein alla manifestazione per l’Europa, raccolte dai microfoni di Fanpage.it, hanno sottolineato la posizione su cui il Pd cerca un compromesso interno, per il momento, andando oltre le divisioni sul riarmo. E proprio sulle armi sono emerse le differenze più grandi, tra i politici presenti. “Fare l’Europa”, ha detto Nicola Fratoianni (Avs), “non è un’evocazione sentimentale, occorre mettere in campo una politica”. E Carlo Calenda (Azione) ha riconosciuto che c’è in comune la “consapevolezza che il nostro futuro è nell’Europa”. Ma, ha sottolineato, “c’è chi pensa che questo futuro possa essere assicurato anche senza sostegno militare, e chi no, come me”. Angelo Bonelli, di Verdi-Sinistra, ha invece affermato che “il riarmo porta a tagliare i servizi sociali e sanitari”, invitando la Lega – al governo, ma critica del piano militare europeo – a “non perculare i cittadini italiani”.

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In piazza c’è anche un manichino di Trump che mangia soldi

Alla manifestazione per l’Europa non solo bandiere dell’Ue, della pace e dell’Ucraina. Tra striscioni, cartelli e oggetti vari, uno di quelli che ha attirato di più l’attenzione è stata una caricatura di Donald Trump: il presidente degli Stati Uniti mastica dollari con un’espressione furiosa.

Mariastella Gelmini critica la manifestazione: “È piazza delle contraddizioni”

“Al di là dei buoni e rispettabili propositi, la manifestazione è una piazza piena di contraddizioni”. È stato il commento di Mariastella Gelmini, ex senatrice di Azione passata a Noi moderati, nel centrodestra. “Questa dovrebbe essere l’epoca della chiarezza e delle scelte nette: si può essere europeisti in molto modi, ma se non vogliamo che l’Europa sia solo un’espressione geografica, occorre ribadire che è stato ed è giusto aiutare l’Ucraina con strumenti militari ed è giusto costruire le basi di una difesa europea come ha appena stabilito la Commissione europea”. Gelmini ha insistito: “Basterebbero questi due capisaldi a mettere in difficoltà i manifestanti di oggi, perché sull’uno e sull’altro argomento sentiremmo tutto e il contrario di tutto”. Va detto che anche all’interno del governo Meloni su questi temi ci sono posizioni completamente opposte. Il centrodestra oggi non ha aderito alla manifestazione, e con poche eccezioni ha anche evitato di commentarla.

Schlein evita le polemiche sul riarmo: “Oggi ci godiamo la manifestazione”

“Oggi niente polemiche. Ci godiamo questa bella manifestazione. Siamo tutti qui per un’Europa federale”. È stata questa la sintetica risposta data dalla segretaria del Pd Elly Schlein a chi le chiedeva della divisione nel suo partito – tra chi è favorevole al riarmo europeo, e chi invece è contrario.

Landini (Cgil): “Affermiamo cultura della pace e non della guerra”

Tra i partecipanti alla manifestazione di oggi c’è anche la Cgil. Il suo segretario generale, Maurizio Landini, ha detto che “affermare la cultura della pace e non quella della guerra”, e “pensiamo che sia un grande errore quello di investire oggi sul riarmo e pensiamo che sia importante discutere insieme per costruire quell’Europa che ancora non c’è e che deve essere fondata sul lavoro e sugli investimenti”. In ogni caso, ha concluso, è  “importante essere qui per confrontarci sulla cultura della pace”.

Parla lo scrittore Scurati: “Ripudiare la guerra non vuol dire essere vigliacchi”

“Noi siamo i primi che hanno scritto a chiare lettere nella Costituzione che ripudiamo la guerra, ma questo non significa essere arresi, inerti, rinunciatari, vigliacchi”. Lo ha detto lo scrittore Antonio Scurati, nel suo intervento alla manifestazione. “Ho dedicato parecchi anni della mia vita a studiare e raccontare il fascismo, il nazismo e le guerre che hanno scatenato. Questo mi ha insegnato una cosa: la lotta è diversa dalla guerra, essere contro la guerra non significa rinunciare a lottare, nel nostro caso a lottare contro la guerra”, ha aggiunto. “Mi ha insegnato che la democrazia è lotta per la democrazia”.

Calenda: “Piazza con tante opinioni diverse, ma tutti vogliamo Stati Uniti d’Europa”

In piazza per l’Europa almeno 30mila persone, secondo gli organizzatori

Gli organizzatori di Roma Capitale hanno stimato che ci siano almeno 30mila persone in Piazza del Popolo radunate per la manifestazione. Un calcolo semplice, dato che questa è all’incirca la capienza massima della piazza. L’accesso è stato chiuso proprio perché era stato raggiunto il numero massimo di persone, e non era possibile far entrare altri manifestanti per ragioni di sicurezza.

Decaro: “Nel Pd sensibilità diverse ma Schlein è non in discussione”

“Nessuno mette in discussione la segretaria, è stata appena eletta e ha vinto le elezioni europee”. Lo ha detto Antonio Decaro a margine della manifestazione per l’Europa a Piazza del Popolo. “Abbiamo vissuto un momento complicato” con il voto di mercoledì a Strasburgo sul ReArm, “ma il Pd ha messo al centro l’idea di una difesa comune che e’ pilastro del Manifesto di Ventotene di Spinelli. L’altro e’ la politica estera”, sottolinea De Caro. “Dal punto di vista geopolitico la Svolta di Trump dovrebbe essere una spinta a una maggiore integrazione, ma ci sono delle forze che si riconoscono in Trump e che frenano su questo percorso”. Il piano di riarmo europeo “per qualcuno è un primo asso, per altri è un errore. Il partito non è spaccato, ci sono due sensibilità diverse ma in un partito così grande è inevitabile ci siano più sensibilità”. De Caro chiosa: “C’è voglia di Europa, c’è voglia di democrazia. C’è anche tanta paura. Questa piazza è all’insegna dei valori che ci hanno accompagnato in questi anni”

Schlein in piazza per l’Europa: “Il Pd c’è, serve Ue federale e più investimenti su giustizia sociale”

“Una splendida piazza di partecipazione per l’Europa che vogliamo costruire, è un’Europa federale, è un’Europa unita, un’Europa che affronta insieme le sue sfide”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, alla manifestaizione. “Noi come Partito democratico ci siamo, ci siamo con uno spirito federalista che si richiama al manifesto di Ventotene, che vuole sfidare i nazionalismi, vuole riuscire a far superare l’unanimità. I veti e gli egoismi nazionali hanno fino a qui tenuto sempre a freno il progetto europeo, che deve invece andare avanti”. E serve anche “un nuovo grande piano di investimenti comuni europei, un nuovo Next Generation Eu”, per ribadire “i valori della giustizia sociale, della solidarietà” e di “una pace giusta”.

Piazza del Popolo è piena, molti manifestanti lasciati fuori a guardare da un maxischermo

Piazza del Popolo a Roma non è bastata per contenere tutte le persone che hanno presenziato alla manifestazione. La piazza è stata chiusa, per ragioni di sicurezza, e molte persone sono state lasciate all’esterno. Poco più in alto, al Pincio, è stato montato un maxischermo da cui è possibile seguire gli interventi.

L’intervento del sindaco Gualtieri: “Europa sia più popolare, non populista”

“Saluto e ringrazio tutti i cittadini i sindaci che hanno accolto l’appello di Michele Serra. Ciascuno con le proprie idee, ma tutti con la bandiere d’Europa. Come cittadini italiani ci sentiamo cittadini europei. Senza Europa o con poca Europa sono in gioco i nostri diritti”. Lo dice il sindaco di Roma, Roberto Gualtueri dal palco della manifestazione a piazza del Popolo di Roma, ‘Tante città, una piazza per l’Europa’. Per il sindaco, quindi, “serve un’Europa che ci permetta di difenderci, ma la sicurezza non è solo questo, è rafforzare il welfare, la più grande invenzione d’Europa, è salvare il clima e ridurre i divari. I nazionalismi sono quanto di più illusorio oggi si possa proporre. Sfociano sempre nel conflitto”. Per andare avanti l’Europa “deve essere popolare, non populista, cioè deve saper interpretare l’unità e le aspirazioni più profonde dei popoli europei. Le città devono essere protagoniste di questo processo”

Gasparri contro Schlein: “Pd sull’orlo della scissione ma finge di essere per l’Europa”

“Preceduti da nani e ballerine, come nelle peggiori tradizioni, la sinistra si divide su tutto, ma si ritrova, insieme a tutti i fruitori cine-tv di tax credit e di contributi vari a spese dei cittadini, agli ordini di quello che fu un giornale-partito e che oggi vende sempre meno copie, ‘Repubblica’. Il Pd è sull’orlo della scissione, ma fingono di essere tutti per l’Europa. Solo che la Schlein è in minoranza nel suo stesso partito, dove cresce il numero di coloro che condividono l’Europa vera, quella che con la Commissione europea guidata dalla von der Leyen sta preparando un programma serio per la difesa dell’Europa”. Lo dice il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri. “Il Pd sta per affrontare la sua ennesima scissione ed il centrodestra è pronto a governare per molte legislature. Ma si trovano tutti intorno a ‘Repubblica’ per celebrare l’ennesimo funerale di una sinistra che parla di Europa ma boccia le politiche che l’Europa attua. Seguono un giornalista satirico e, difatti, fanno ridere. Seguono nani e ballerine e diventano, difatti, le spalle di comici dalle battute trite e ritrite finite, non a caso, sulle televisioni minori monopolizzate dalla sinistra con la benevolenza di qualche editore amico”, conclude.

Tutto il Pd in piazza per l’Europa, nonostante le divisioni sul riarmo

Il riarmo europeo ha spaccato il Pd, che al Parlamento Ue per metà si è astenuto (come chiedeva Schlein) e per metà ha votato a favore di una risoluzione sulla difesa. Oggi sono tanti i dem in piazza, da entrambi gli ‘schieramenti’. La segretaria ha ribadito che serve una politica “di difesa comune europea”. A un incontro di Rigenerazione democratica, associazione della deputata Pd Paola De Micheli, Schlein ha incontrato anche Paolo Gentiloni, che ha ribadito la posizione riformista: “È più facile dire ‘compriamo aratri e non spade’. Ma se vogliamo difendere pace e libertà del modello europeo non possiamo più farlo chiedendo a chi sta fuori di farlo per noi”. Tra i due c’è stato un fitto scambio di battute, in privato. A margine di un altro evento per l’Ue Pina Picierno, vicepresidente dem del Parlamento europeo e apertamente critica della linea di Schlein, ha escluso che al momento serva un congresso del partito: “È necessario comporre le diverse sensibilità, fare un esercizio di mediazione”.

Appello di Serra ai politici: “Cercate di parlarvi ed ascoltarvi”

“Abbiamo queste due parole preziose tra le mani, pace e libertà, ma non sappiamo bene come usarle senza che cadano a terra, e si rompano, e ci restino solo i cocci. Questa piazza non ha risposte, ma ha ben chiare le domande. Questa piazza è un punto interrogativo di colore blu. Noi siamo la domanda che consegniamo a noi stessi, a chi ci governa, a chi ci rappresenta nel Parlamento italiano e in quello europeo. Chi si illude di avere le risposte in tasca, e sa come si fa la guerra, e sa come si fa la pace, oggi non è qui”. Sono le parole del giornalista Michele Serra, dal palco di piazza del Popolo. “Ai politici presenti in piazza – ha proseguito- che ringrazio di cuore, e a quelli che non ci sono, che rispetto, ho solo un piccolo rilievo da muovere. Siete troppo intelligenti. Cercate, per favore, di essere un poco più stupidi, come questa piazza che non ha fatto calcoli, che non sa esattamente che cosa si deve fare, ma cerca di farlo lo stesso. Cercate, per favore, di parlarvi e addirittura di ascoltarvi. Noi siamo qui, oggi, perché la nostra solitudine e le nostre speranze ci impedivano di restarcene in casa. Ci hanno spinto a uscire di casa, e a ritrovarci qui. Insieme. La ripeto perché è la più europea delle parole: insieme. Forse stasera ci sentiremo un poco meno confusi. Forse, ancora più confusi. Di sicuro, ci sentiremo un po’ meno soli. A questo dovrebbe servire la politica: a sentirsi meno soli”, ha concluso.

Bonelli (Avs): “In piazza per la pace e il futuro dei nostri giovani Roma”

“Siamo in piazza per dire che l’Europa deve essere un’Europa di pace, e che non può essere nulla di diverso da questo: un’Europa che vuole investire 800 miliardi di euro in armamenti è un ‘Europa che compromette il suo futuro e il futuro delle generazioni che verranno”. Lo ha detto il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, durante la manifestazione “Una Piazza per l’Europa”, in piazza del Popolo a Roma. “Siamo qui insieme a tanti giovani e meno giovani che vogliono la pace – ha aggiunto Bonelli -. Diciamo assolutamente no al riamo perché significherebbe comprometterebbe la nostra economia, tagliare i servizi sociali, la sanità e la scuola: questo renderebbe l’Europa più debole e vulnerabile nei confronti di potenze economiche straniere. Noi siamo uomini e donne responsabili che ci opponiamo a chi gioca con la guerra”, ha concluso.

La contro-manifestazione di Potere al Popolo in piazza Barberini: bruciate bandiere dell’Europa

Un corteo di manifestanti, partito dall’assemblea di Potere al popolo, è fermo ora in piazza Barberini. ‘Contro la piazza bellicista ed europeista voluta da Michele Serra’, dicono prima di bruciare con i fumogeni tre bandiere dell’Europa stese sull’asfalto.

Schlein arriva in piazza del Popolo accolta dalla folla

La segretaria del Pd Elly Schlein è arrivata in piazza del popolo per la manifestazione per l’Europa convocata dal giornalista di Repubblica Michele Serra. Accolta da applausi, incoraggiamenti, e dai “vai avanti” della gran parte dei manifestanti. “Viva la Picierno, cerca di votare non di astenerti”, una delle sporadiche critiche. Schlein, dopo aver firmato diverse bandiere europee, ha raggiunto il retro del palco allestito sotto al Pincio. Numerosi i parlamentari del Pd presenti: da Francesco Boccia, capogruppo al Senato, a Dario Franceschini, Piero Fassino, Peppe Provenzano, Roberto Speranza. Presenti anche gli europarlamentari Antonio De Caro e Nicola Zingaretti.

Magi: “L’assenza di Conte è significativa, il giochino che fa è ormai smascherato”

“Ci sono assenze politicamente significative, penso che il giochino che fa Conte è ormai smascherato. L’altra sera addirittura ha detto in televisione che lui aveva chiesto a Putin di darsi una calmata ormai molti anni fa altrimenti avremmo continuato con le sanzioni. Beh si dia una risposta, Putin ha continuato ad avanzare e a massacrare un popolo”. Lo ha detto il segretario di + Europa, Riccardo Magi, a margine della manifestazione per l’Europa a piazza del Popolo.M

Salvini: “I dazi veri li ha messi Bruxelles non Trump”

“Trump minaccia dei dazi ma gli unici dazi veri, reali che da anni azzoppano l’impresa italiana, non li ha messi Washington ma Bruxelles con regole idiote”. Lo ha detto Matteo Salvini ad Ancona intervenendo a ‘Tutta un’altra economia, la sfida del valore’, il primo dei tre eventi della Lega che porteranno al congresso federale.

Il programma della manifestazione

Alla manifestazione organizzata in piazza del Popolo a Roma,  è prevista in apertura l’esibizione del Quartetto indaco. Poi interverrà Michele Serra. La conduzione è affidata a Paolo Bisio, che farà salire sul palco vari ospiti tra cui Renata Colorni Spinelli, Rahel Saza, il sindaco Roberto Gualtieri, Corrado Augias e Fabrizio Bentivoglio. Uno spazio sarà dedicato all’apparizione in video di Luca Bizzarri e Stefano Massini. Seguiranno Francesca e Roberto Vecchioni, Claudio Amendola (che leggerà un testo di David Sassoli) e Luciana Littizzetto. Dopo Mauro Pagani canterà Creuza de Mar di Fabrizio De Andrè ed è prevista anche la lettura del manifesto di Ventotene. In seguito interverrà Paolo Virzì per il lancio del film Un altro ferragosto. Sul palco anche Alice Manoni, Corrado Formigli, Maurizio De Giovanni, Marina Cuollo, Elena Cattaneo, Renzo Rubino, Andrea Riccardi, Iulia Kurochka, Antonio Scurati, Lella Costa, Vittoria Fernandi e Jaume Collboni. Previste le apparizioni in video di di Jovanotti, Javier Cercas, Liliana Segre, Gustavo Zagrebelski, Antonio Albanese. Nel pomeriggio interverranno l’attivista iraniana Pegha Mostri Pour, Benedetta Tobago, Gianrico Carofiglio e Alessia Crocini. In chiusura il sindaco di Napoli Gateano Manfredi salirà sul palco (assieme ad altri 50 sindaci) e Vecchioni si esibirà con “Sogna ragazzo sogna”.

Le motivazioni della manifestazione per l’Europa

La manifestazione è stata organizzata per rilanciare i temi della pace e del sostegno all’Ucraina e per riaffermare i valori fondanti dell’Unione europea in una fase di forti tensioni sul piano internazionale: sia a livello politico, dopo le nuove posizioni assunte da Washington nei confronti di Kiev, che sul fronte economico, dove la guerra commerciale portata avanti da Trump ha provocato instabilità nei mercati, e non solo. La manifestazione di oggi è nata come un’iniziativa apartitica e pertanto non sono attese bandiere di partito, ma ci saranno i simboli della pace e i colori delle bandiere ucraina ed europea.

Manifestazioni anche a Bruxelles

Un’iniziativa analoga si terrà anche a Bruxelles, dove attorno alle 15 si riuniranno sigle, forze politiche e esponenti della società civile per promuovere i valori europei e sostenere l’unità e la libertà dell’Unione europea. Alle ore 15:30, con l’appoggio della comunità italiana della capitale belga, i manifestanti europeisti si riuniranno a Mont des Arts, il grande spiazzale nei pressi del polo museale brussellese che, tradizionalmente, fa da sfondo a diverse manifestazioni in città. “La comunità italiana di Bruxelles ha coordinato, insieme a partiti e associazioni italiane in Belgio, una replica dell’evento” di Piazza del Popolo nella capitale belga, cuore dell’Europa. La notizia si è diffusa rapidamente e cittadini europei (e non) di diverse nazionalità (ad esempio dalla Francia, dalla Romania, dalla Germania, dalla Spagna, dalla Georgia) hanno deciso di aderire, uniti dalla “convinzione che il progetto europeo vada difeso e rafforzato”, si legge nella nota degli organizzatori. Tra i partiti che hanno aderito all’iniziativa, il circolo Pd di Bruxelles.

Chi partecipa alla manifestazione

Alla manifestazione di oggi partecipano il Partito democratico, Azione, Italia Viva, Più Europa e Alleanza Verdi-Sinistra. Ma anche sigle come la Cigl, Cisl, Libera e l’Anpi, che ha lasciato libera adesione ai comitati. Si sono sfilati invece, il Movimento 5 stelle, insieme ai partiti di maggioranza, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

“Una piazza per l’Europa”, da chi è stata proclamata la manifestazione di oggi

A lanciare l’appello è stato Michele Serra, giornalista di Repubblica, subito dopo il duro attacco del presidente americano Donald Trump nei confronti del premier ucraino Volodymyr Zelensky durante il loro incontro alla Casa Bianca. L’iniziativa ha raccolto rapidamente il sostegno di partiti e associazioni.

Borghi (Iv): “In piazza per la nostra Europa”

“Oggi saremo in piazza per la nostra Europa: libertà, giustizia sociale, diritti, emancipazione, sicurezza, autodeterminazione dei popoli, pace. In un mondo nel quale le autocrazie vogliono mettere in discussione questi fondamentali, essere Europei significa rivalutare e sostenere la nostra identità, la nostra cultura e le nostre istituzioni democratiche”, ha scritto ui social il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia Viva.

Appendino (M5S): “Noi non in piazza per l’Europa delle armi”

“Il Movimento 5 Stelle non si unisce alla manifestazione di oggi. Io ho massimo rispetto per chi ha indetto la manifestazione e per i cittadini che parteciperanno, ma non scendo in piazza con chi strizza l’occhio a Von der Leyen e alla sua furia bellicista, con chi continua a dire che l’escalation militare è la soluzione e con partiti che hanno sostenuto la proposta di cambiare il nome del progetto Rearm”, lo ha dichiarato la vicepresidente del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino, intervenendo alla trasmissione Agorà Weekend. “Non è che se Fratelli d’Italia gli cambia il nome cambia la sostanza: riarmo è e riarmo rimarrà, ed è uno scempio. Noi in quella piazza non ci stiamo perché non è il momento delle ambiguità. Abbiamo indetto la nostra manifestazione il 5 aprile in cui diciamo no ai miliardi alle armi e si’ a miliardi per le famiglie, no al riarmo e si’ all’Europa della pace”, ha proseguito. “Siamo a un bivio, e se l’Europa non riconquista lo spazio di democrazia, pace e dialogo, non sarà più Europa: noi non ci riconosciamo in un’Europa che si unisce per armarsi fino ai denti, la nostra Europa è quella della solidarietà che scorpora le spese per sanità, welfare e scuola come abbiamo fatto con il Pnrr e si unisce su quello, non per ingrassare le lobby delle armi.”

Gentiloni: “Con riarmo Eu è partito un treno importante, ma non basta”

“Questa giornata mi riempie di gioia. Mi riempie di gioia che ci sia una piazza piena per chiedere un’Europa, grazie a Michele Serra e forse grazie anche a Donald Trump”. Così l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nel suo intervento al convegno ‘Prima le persone: capire il presente per costruire il futuro’ promosso da Rigenerazione Democratica. Con il piano di riarmo Eu “per la prima volta c’è qualcosa che va nella direzione giusta, sepur con mille limiti. E’ un momento simile a quello passato sul covid, quando si sospesero le regole del patto di stabilità e poi si fece un fondo, Sure, e poi partì una battaglia di 4 mesi per arrivare a un fondo più importante, Next generation Eu. Siamo in quel momento lì, è partito un treno molto importante, ma è chiaro che non basta”, ha detto.

La ministra Santanchè: “Una ‘piazza per l’Europa’ non porterà a niente”

La ministra del Turismo Daniela Santanchè è convinta che la manifestazione “Una piazza per l’Europa” non porterà “da nessuna parte”. A margine della sua presentazione a ‘Fa’ la cosa giusta’ alla fiera di Milano Rho, l’esponente di FdI l’ha definita “un potpourri di chi vuole la pace. Ma chi non la vuole? chi combatte o detesta il fatto che l’Europa finalmente si sia data una svegliata e si è mossa? Possiamo dire che forse senza le azioni di Trump l’Europa sarebbe stata più lenta nella sveglia che oggi abbiamo?”, ha chiesto. “È giusto che l’Europa faccia la sua parte. Non possiamo pensare che la nostra sicurezza sia sempre frutto dell’ombrello di altri ma dobbiamo essere capaci come Europa di dare a tutti i cittadini europei la sicurezza come Europa. Credo che stiamo andando dalla parte giusta. Sarà un processo lento, faticoso”, ha proseguito. “Credo che questa manifestazione non porterà da nessuna parte anche perché ci sono rappresentate le posizioni un po’ di tutti mi sembra un potpourri” ha ribadito sottolineando che a livello internazionale “l’Italia c’è, e presente e Giorgia Meloni sta dimostrando di saper fare le cose che servono”.

Salvini: “La sinistra manifesta per chi compra armi e missili”

“La sinistra manifesta: loro dicono per l’Europa. Non so se manifestare per chi vuole comprare armi, missili e carri armati sia una cosa intelligente mentre Trump e Putin parlano di tregua e di pace. Io sono un democratico ognuno va in piazza per le idee che crede”. Lo ha detto ad Ancona il vice premier e segretario della Lega Matteo Salvini. “Io – ha aggiunto – preferisco l’Europa che ci aiuta a sistemare gli ospedali e le scuole, non l’Europa che ci obbliga a comprare missili e carri armati. La lega ha votato e voterà sempre no a un solo euro di debito pubblico a eserciti europei, soldati italiani in Ucraina. Invece vogliamo potenziare le nostre forze armate e la nostra sicurezza interna. Non penso che il pericolo venga da Est con i carri armati sovietici per l’Italia il pericolo viene da sud con l’immigrazione clandestina. Vorrei ricordare questo all’Europa”, ha concluso

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