Dopo le polemiche sanremesi, Ghali attacca il Met Gala per il silenzio sulla Palestina: “Al momento non è che una distrazione”.

Ghali continua la sua battaglia pro Palestina e lo fa, questa volta, facendo riferimento al Met Gala e anche a Rafah, dove la situazione è ai limiti della sopportazione, con Israele pronta all’attacco e gli Stati Uniti che minacciano ritorsioni nel caso questa cosa avvenga. Insomma, Ghali è tornato a parlare di un argomento che gli sta a cuore e che gli ha portato non pochi problemi anche durante lo scorso Sanremo quando, alla fine della sua ultima esibizione aveva detto “Stop al Genocidio” provocando la reazione della comunità ebraica in Italia e anche un po’ di scompiglio in Rai, con l’AD Sergio che aveva inviato un testo, letto da Mara Venier, in cui a seguito di quanto detto da Ghali si esprimeva solidarietà a Israele.

Questa volta il rapper se la prende con uno degli eventi più importanti per la moda mondiale, ovvero il Met Gala dove ogni anno sfilano artisti e personaggi famosi, mettendo in mostra abiti particolari e stravaganze varie. Ghali si è lamentato che un palco del genere non abbia portato nessuno a prendere una posizione sul conflitto israelo-palestinese: “Il Met Gala senza parole sulla Palestina è solo una grande distrazione in questo momento – ha spiegato il cantante -. Nessuno ha prestato nemmeno un secondo di attenzione per mostrare sostegno a ciò che sta accadendo in quella terra”.

Ghali ha poi insistito proprio sulla questione della vacuità degli abiti a fronte della mancata volontà di chi era presente di prendere una qualche posizione: “Fanculo ai vostri vestiti, era stravagante comunque vedere solo zombi silenziosi che si davano da fare per una briciola di fama a un tavolo più alto. Smettetela di usarci solo quando vi serve. Tutti gli occhi puntati su Rafah 🇵🇸❤️‍🩹”. In attesa del suo prossimo singolo, Paprika, che uscirà il 10 maggio, Ghali torna a parlare, quindi, di Palestina: l’ultima volta, pubblicamente, avvenne quando alla fine dell’ultima esibizione sul palco del festival chiese all’alieno che l’aveva seguito per tutte le serate se avesse un messaggio da dare e riferì, infine, quello “Stop al genocidio” che avrebbe creato tanto trambusto.

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