Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini



9 Gennaio 2025



21:26

Manuela Bianchi ha commentato ai microfoni della trasmissione Storie Italiane i risultati della perizia genetica fatta in via del Ciclamino per la morte di Pierina Paganelli, la suocera 78enne uccisa nell’ottobre del 2023. “Se Louis fosse innocente ne prenderei atto, cerco giustizia. Da che parte sto? Dalla mia”.

Manuela Bianchi

“Sarei contenta di sapere che Louis Dassilva non ha nulla a che fare con la morte di mia suocera e lo sarei perché in carcere devono starci i colpevoli. L’assenza di tracce di Dna mio e di mio fratello sulla scena del crimine evidenziata dalla perizia genetica per noi non era una novità, anche perché io e Loris eravamo a casa con mia figlia. Se dovesse emergere l’innocenza di Louis ne prenderei atto. Confido nel lavoro che sta facendo la Procura” a parlare in un’intervista rilasciata a Storie Italiane è Manuela Bianchi, nuora della 78enne Pierina Paganelli uccisa con 29 coltellate nel garage della sua abitazione in via del Ciclamino, a Rimini, il 3 ottobre 2023.

La perizia genetica effettuata su 30 reperti e sulla scena del crimine ha evidenziato l’assenza di tracce di Dna dell’unico indagato per l’omicidio, il 34enne Louis Dassilva, vicino di casa della vittima ed ex amante di Bianchi. “Sicuramente sarei contenta di sapere che gli elementi emersi dalle indagini escludono la responsabilità di Dassilva – asserisce Bianchi -. Se credo nella sua innocenza? Non posso esserne certa. Sono convinta che la Procura abbia in mano cose che deve ancora tirare fuori per cui posso solo auspicarmi che lo faccia e che veda dove è la verità. Se davvero dovesse essere innocente, io ne sarei felice”.

Pierina Paganelli

Pierina Paganelli

“Per me – ha continuato Bianchi – l’importante è solo trovare il colpevole, prima di tutto per assicurare giustizia a mia suocera e poi per poter riprendere quello che resta della mia vita, fare le cose normali che chiunque fa, andarmene da via del Ciclamino. Non vedo l’ora che questo accada, sono stanca”.

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Bianchi ha parlato anche del recente furto avvenuto nell’abitazione di Paganelli, messa sotto sequestro dopo l’omicidio. Da casa è stata portata via la cassaforte contenente alcuni documenti, file di poco conto secondo le prime ricostruzioni. “Non so se si trattasse di ladri o di persone che cercano qualcosa – ha spiegato -. Sicuramente vivo male il fatto che qualcuno possa entrare in casa quando neppure mio marito e i suoi fratelli possono farlo. Comunque la paura c’è ed è tanta. Finché non sarà fatta giustizia, non potremo smettere di avere paura perché anche se andassimo via di qui troverebbero il modo di raggiungerci”.

Alla domanda sulle convinzioni relative all’innocenza di Dassilva e i dubbi del figlio di Pierina, Giuliano Saponi, sulla posizione del 34enne, Manuela ha risposto così: “Da quale parte sono? Dalla mia e da nessun’altra se non la mia. In questo momento non so cosa pensi la famiglia di mia suocera perché non ho contatti con loro da un anno. Io e Giuliano viviamo insieme ma non parliamo di questo argomento e ancor di più non parlo con la vicina. Se Louis dovesse essere riconosciuto innocente sarei contenta, ma in questo momento sto dalla mia parte e da quella della mia famiglia, con la quale vorrei vivere più serenamente”.

Giuliano Saponi, dal suo canto, ha espresso dubbi sull’esclusiva responsabilità di Dassilva. “Non ci sono tracce del suo Dna ha detto, non sono ancora sicuro della sua colpevolezza. Se dovesse essere confermata la sua responsabilità, proverei molto odio. Non me lo voglio ancora permettere. Non sono del tutto convinto che Louis sia l’unico ad aver agito. Quello che è certo è che chi ha ucciso, si è preparato per non lasciare tracce. Non so a che punto sono le autorità e perché abbiano fatto certe scelte. Il tempo trascorso ha reso i miei pensieri i più disparati”.

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