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Notiziario

Matteo Salvini ha commentato gli scontri che si sono verificati oggi a Torino tra la polizia e e alcuni manifestanti del corteo organizzato per lo sciopero generale di Cgil e Uil. “Sono delinquenti”, ha detto il vicepremier, che ha chiesto l’identificazione dei responsabili.

“Non sono manifestanti ma delinquenti, e i delinquenti meritano la galera“. Così Matteo Salvini ha commentato i disordini che si sono verificati oggi tra le forze dell’ordine e alcuni partecipanti al corteo organizzato per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil.

Nei pressi della stazione di Porta Nuova dei manifestanti hanno tentato di sfondare il cordone di polizia sferrando calci e pugni e sono stati respinti a manganellate da parte degli agenti. Il vicepremier ha chiesto di identificare i responsabili, ribadendo la sua ferma condanna. I manifestanti si sono poi spostati a Porta Susa dove hanno occupato i binari per alcuni minuti.

A Piazza Castello invece, uova con vernice rossa e fumogeni sono stati lanciati contro le forze dell’ordine schierate davanti alla prefettura di Torino. Durante la protesta, inoltre, sono state bruciati dei fantocci con i volti di Giorgia Meloni e di Salvini.

Sciopero, a Torino scontri tra manifestanti e polizia. Landini: “In piazza mezzo milione di persone”

Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha condannato quanto accaduto. “Atti violenti, immagini bruciate di esponenti di governo, scene da guerriglia urbana e binari bloccati non sono modalità con cui manifestare civilmente la propria legittima opinione. Mi auguro che cessino fatti di questo tipo, che contrastano con il dibattito democratico e avvelenano il clima”, ha dichiarato.

Anche la vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli si è schierata contro gli antagonisti che “da perfetti burattini, dimostrano di seguire alla lettera gli incitamenti alla rivolta sociale lanciati nelle scorse settimane dal segretario generale della Cgil Landini e si scagliano contro le forze dell’ordine bruciando foto del presidente Meloni e di alcuni ministri. Ancora una volta la città di Torino vive scene di periodi bui che speravamo tutti fossero dimenticati”, ha dichiarato, rivolgendo la sua vicinanza alle “donne e agli uomini in divisa, oltre che agli esponenti di governo”.

Da Forza Italia è intervenuto il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè. “Con gli incidenti, gli ennesimi, a Torino si raccolgono i frutti avvelenati di un terreno concimato dall’irresponsabile narrazione di chi invita alla ‘rivolta sociale’ o cavalca l’antisemitismo”, ha detto con un chiaro riferimento al segretario della Cgil, Maurizio Landini. “I sindacati che hanno proclamato e organizzato lo sciopero hanno acuito le tensioni con proclami intrisi di odio e a farne le spese, ancora una volta, sono le forze dell’ordine – a cui va incondizionata, solidarietà – e una città sfregiata dalla violenza. Questo clima deve essere rasserenato e ricondotto a un confronto civile e democratico: a doversene fare carico dovranno essere proprio quelli che hanno incendiato le menti di chi si è reso responsabile dei disordini”, ha aggiunto.

Dichiarazioni di condanna anche da Italia Viva. “L’espressione del dissenso non può mai sfociare in scontri aperti con le forze dell’ordine e atti di intimidazione nei confronti delle persone. Siamo e saremo sempre dalla parte degli agenti”, hanno scritto in una nota. “Spiace che i soliti antagonisti, centri sociali e pro pal abbiano approfittato dello sciopero generale e del corteo per mettere in atto una guerriglia urbana. Bruciare fantocci di personaggi politici o occupare binari del treno non sono forme di protesta legittime. È necessario abbassare i toni e riportare il confronto a modalità consone a una democrazia”, hanno aggiunto.

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