“Il comizio di Giorgia Meloni è la fotografia di una destra ormai arroccata tra il Palazzo e la festa di partito, lontana dal paese reale”, replica alla premier la segretaria del Pd Elly Schlein, “mentre le famiglie fanno i conti col caro vita, coi salari bassi e le pensioni povere”. “Meloni parla ad una platea chiusa, ripetendo solo slogan, solo per celebrare se stessa”, prosegue Shlein, “invece di affrontare le sfide che i cittadini vivono quotidianamente”.

“Da Giorgia Meloni la solita propaganda di destra, chiusa sempre più nel Palazzo, cerca nemici nel Pd, nei sindacati, nei ragazzi che manifestano, tutto per nascondere i fallimenti del suo governo. Con questa manovra la verità è che taglia la sanità pubblica, costringendo tante persone a rinunciare a cure essenziali”, dice Francesco Boccia del Pd.

“Atreju è il mondo alla rovescia, coi giovani del partito esaltatori del nazismo e Meloni solo una Vannacci che ce l’ha fatta” dicono dal Pd. Denunciando una sorta di effetto Milei, il presidente argentino di ultradestra in questi giorni in Italia, al quale Meloni ha deciso di dare la cittadinanza italiana perché aveva dei nonni calabresi: “A Milei sì”, accusano, “ai compagni di scuola dei nostri figli invece no”.

E proprio sul nodo migranti e sui centri in Albania, che Meloni difende a spada tratta, le opposizioni non arretrano, denunciando lo spreco di soldi pubblici: “Neanche nei peggiori regimi la propaganda arriva a celebrare i fallimenti come fossero dei successi. È quello che ha fatto oggi Meloni: un miliardo di euro sprecato, buttato per delle strutture completamente inutili e che violano la legge e il diritto europeo. Meloni chieda scusa”, dice Riccardo Magi di +Europa e aggiunge: “Meloni rinunci al suo sadico sogno, perché è già fallito”.

Condividere.
Exit mobile version