Storie Web mercoledì, Febbraio 19
Notiziario

Anche nella sanità (healhcare), in questi anni, la logistica si è affermata sempre più come strategica, sia per la continuità del business sia per il miglioramento del livello di servizio. Ma c’è ancora della strada da compiere in questo settore perché la catena di fornitura sia gestita davvero come attività a valore aggiunto e non solo come voce di costo. Dai bilanci degli operatori logistici attivi nel campo della salute, infatti, emerge un trend crescente del fatturato dal 2019 al 2023, ma i margini di redditività rimangono contenuti: 3,5%, un valore quasi due punti inferiore rispetto a quello del mercato italiano della logistica conto terzi (5,3%). Le marginalità più modeste si ritrovano nella distribuzione intermedia: la media del comparto negli ultimi 4 anni si assesta a 1,5%, ben il 47% dei distributori intermedi registra un valore di Ebitda/fatturato inferiore al 2%.

Nel 2024 rimangono pressoché invariati i volumi movimentati della logistica healthcare in termini di colli (-1,7%) e chilogrammi (+1%), ma si assiste a una riduzione e consolidamento delle spedizioni (-5,5%). Oltre l’80% delle spedizioni nel 2024 è diretto a farmacie (40%) e ospedali (43%), che sono anche il principale canale di destinazione, per numero di colli (34%) e kilogrammi (53%). Cresce però il canale home delivery, passato dall’1% al 4% dal 2019 al 2024. Tra le regioni, Lombardia e Lazio sono il punto di origine di quasi il 90% dei flussi, mentre Lombardia, Lazio, Campania sono le prime tre regioni per assorbimento.

Sono i risultati dell’indagine sulla logistica nel settore healthcare realizzata dall’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, in collaborazione con consorzio Dafne, presentata a Milano martedì 4 febbraio 2025 durante il convegno “Logistica Healthcare: direzioni di lavoro per un settore che cambia”.

Spiega Marco Melacini, direttore scientifico dell’Osservatorio: «Nel 2024 nella logistica healthcare si sono confermate le azioni di rafforzamento dei network logistici e di collaborazione tra i diversi attori della filiera. Di particolare importanza il lavoro sui picchi stagionali, che sono stati più contenuti, grazie alla migliore pianificazione e alla distribuzione dei volumi nel tempo». Aggiunge Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio: «I risultati ancora contenuti in termini di marginalità evidenziano come sia fondamentale lavorare ulteriormente sull’approccio alla Logistica come funzione strategica».

Logistica ospedaliera

La logistica risulta sempre più centrale anche nelle strutture ospedaliere. Negli ultimi anni si è assistito a un vero e proprio cambio di paradigma, tanto che nel 71% delle strutture sanitarie intervistate la logistica è percepita come un’attività strategica con impatto sull’efficienza dell’organizzazione e sulle attività cliniche. Un dato che cresce ulteriormente al 93%, se si considera la percezione degli addetti ai lavori (direttori farmacia, direttori acquisti, responsabili logistica). Le criticità maggiori riguardano la gestione informativa, il basso livello di digitalizzazione e l’impiego di personale sanitario nelle attività logistiche.

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