“Un mio ritorno al Viminale nel 2025? Siamo nelle mani del buon Dio”. Così il vicepremier e il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, parlando con i cronisti fuori Palazzo Madama subito dopo il voto sulla manovra, torna sull’ipotesi di un suo ritorno al Viminale dopo l’assoluzione nel processo Open Arms. “Il ministro dell’Interno l’ho fatto e penso discretamente. Adesso l’assoluzione toglie le scuse soprattutto alla sinistra che diceva Salvini non può occuparsi di immigrazione perché sotto processo”, ha aggiunto il vice premier. Che ha sottolineato come nonostante abbia “tante cose da portare avanti al ministero” dei Trasporti “occuparsi della sicurezza degli italiani è qualcosa di bello e importante. C’è Piantedosi che ha tutta la mia stima e fiducia, ragioneremo sia con Giorgia che con lui”.
Salvini non molla sull’ipotesi di un suo ritorno al Viminale
Matteo Salvini dunque non molla sull’ipotesi di un suo ritorno al Viminale che gli è rimasto evidentemente nel cuore. “Quando uno fa il ministro dell’Interno e si occupa della sicurezza degli italiani per una volta nella vita, gli rimane dentro per tutta la vita”, ha spiegato il vicepremier e ministro dei Trasporti, fuori al Senato. A chi gli chiede poi se abbia parlato con la premier Giorgia Meloni di un suo ritorno al Viminale, il segretario leghista risponde: “Se lo avessi fatto non lo racconterei a voi, sicuramente”. “Non si tratta di turnover – prosegue Salvini – questo è un governo che gli italiani apprezzano, è stabile, ha l’obiettivo di arrivare al 2027. Sono assolutamente contento di quello che stiamo facendo: sicuramente, aver occupato il ministero dell’Interno con risultati positivi è qualcosa che ricordo con estrema gioia e orgoglio”.
Fazzolari: “Il rimpasto si fa quando il Governo ne può giovare”
“Non è all’ordine del giorno, non se ne è mai parlato”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, interpellato al Senato, sull’ipotesi di un rimpasto di governo e dopo che Matteo Salvini, assolto nel processo Open arms, ha espresso il desiderio di tornare al ministero dell’Interno. E se se ne parlasse? “Si può parlare di tutto, non c’è preclusione su nulla”, ha detto Fazzolari. Il quale ha puntualizzato subito dopo: “un rimpasto si fa quando l’attività di un governo ne troverebbe giovamento, ad oggi non mi sembra ci sia questa esigenza”. E poi il sottosegretario a Palazzo Chigi e braccio destro della premier Giorgia Meloni ha concluso: “Piantedosi è un ottimo ministro, così come Salvini all’Interno farebbe molto bene ma ad oggi non c’è un’esigenza di rimpasto”.