Le temperature salgono e, poiché le radiazioni solari favoriscono l’innalzamento delle concentrazioni di ozono, scatta l’allerta nelle regioni e città più esposte.
Le soglie di informazione e allarme
«Nelle prime giornate estive del 2025 si sono registrati in diverse regioni livelli elevati di ozono, talvolta superiori alle soglie di informazione e di allarme – sottolineano al Snpa, il sistema nazionale di protezione ambientale composto dall’Ispra e dalle Agenzie di protezione ambientale regionale -. I momenti più critici sono le ore più calde della giornata, dalle 12 alle 18, mentre i valori scendono durante le ore notturne».
Il monitoraggio delle Arpa
A effettuare un monitoraggio costante con i dati relativi alla presenza misurata in microgrammi per metro cubo, sono le Arpa delle diverse regioni. Il 1 luglio, giusto per fare un esempio, i dati dell’Arpa Lazio segnalano che in tutte le province i valori sono al di sotto dei 100 microgrammi per metro cubo, ad eccezione di Allumiere e Villa Ada a Roma dove sono stati registati diversi superamenti delle soglie di informazione che vedono i valori a 180 microgrammi per metro cubo. Cifre al di sotto della soglia di allarme fissata a 240 microgrammi.
Da Reggio Emilia a Gorizia
In Emilia Romagna superamenti dei limiti si sono registrati nelle province di Reggio Emilia e Ferrara, a Cervia e Piacenza con valori che hanno viaggiato intorno ai 182 microgrammi. In provincia di Trento i valori hanno sfiorato la soglia massima dei 180 fermandosi a 177 microgrammi per metro cubo a Riva del Garda e 178 microgrammi a Monte Gaza. A Gorizia è stata superata la soglia di informazione e si prevede un superamento sino al 6 luglio. Anche nell’alta padovana sono stati registrati superamenti del limite dei 180 microgrammi per metro cubo, cos’ come episodi analoghi sono stati registrati a Roma. E proprio nella Capitale è stata emanata una determina dirigenziale con cui si invitano i cittadini ad assumere comportamenti virtuosi (mezzi pubblici invece dei privati, spegnere il motore quando non serve).
Come comportarsi
Oltre a diffondere i dati sulla concentrazione di Ozono, le Arpa danno anche suggerimenti sui comportamenti da assumere. Come quello, sopratutto rivolto alle persone più a rischio (bambini e anziani o coloro che hanno problemi respiratori) di «evitare il più possibile le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle 12 alle 16. Utile anche una dieta ricca di sostanze antiossidanti a base di frutta o verdura di stagione». In caso di rischio ozono ai soggetti a rischio viene consigliato di evitare attività all’aperto nelle ore pomeridiane. Per le persone sensibili, quello di «evitare attività fisica, anche moderata, nelle ore pomeridiane». Viene comunque consigliato a tutti di evitare sforzi fisici nelle ore pomeridiane.