La Corte costituzionale della Romania ha bocciato il ricorso presentato dall’esponente di estrema destra Calin Georgescu contro la decisione della commissione elettorale di respingere la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 4 maggio prossimo.
Il candidato filo-russo di 62 anni si è candidato come indipendente alle elezioni presidenziali dell’anno scorso, annullate a dicembre dalla corte suprema del paese a causa di finanziamenti non dichiarati e sospetti di interferenze russe a suo favore, negati da Mosca e Georgescu.
Georgescu ha presentato la sua candidatura venerdì, ma l’autorità elettorale centrale l’ha respinta due giorni dopo, provocando un piccolo ma violento scontro tra i suoi sostenitori e la polizia.
La decisione della Corte suprema di respingere l’appello di Georgescu è definitiva e non può essere contestata. Diverse centinaia di manifestanti si sono radunati fuori dalla corte suprema per sostenere Georgescu, gridando “Ladri” e “Libertà”.
I partiti ultranazionalisti che hanno sostenuto Georgescu hanno visto un’impennata di consensi alle elezioni parlamentari e hanno vinto il 35% dei seggi, formando una potente opposizione al governo europeo pro-NATO.