Conad chiude il 2024 con un fatturato di 21,1 miliardi con una crescita del +4,5% rispetto l’anno precedente. Il volano della crescita è il risultato di un mix tra incremento dei volumi di vendita e il contributo della Marca del distributore che quest’anno vale poco più di un terzo delle vendite e raggiunge i 6,3 miliardi di euro con una quota di mercato del 33,7% nel largo consumo confezionato. Per quanto riguarda il prossimo futuro si punterà molto di più sui canali di vendita specializzati e i servizi verticali. «Siamo il primo brand del retail italiano» rimarca Franceso Avanzini, direttore generale di Conad, presentando i dati del preconsuntivo 2024. Il colosso della Gdo per il prossimo triennio sarà sponsor della «Maglia bianca» del Giro d’Italia. L’edizione 2025 del Giro si disputerà dal 9 maggio al 1° giugno con partenza dall’Albania.
«La nostra è una crescita continua e questo è un elemento di solidità. Conad ha mantenuto la propria quota di mercato al 15% sul totale Italia, con un peso rilevante in tutti i canali di vendita e in tutte le aree geografiche del Paese – spiega Mauro Lusetti, presidente Conad -. Credo che Conad abbia dimostrato nel 2024 di essere un sistema solido, che è stato in grado in tutti questi anni di affrontare questa situazione di permacrisi che ci presenta sempre delle sfide mantenendo questo ruolo di insegna leader, che ha la stessa presenza sul territorio da Nord a Sud».
Per quanto riguarda il 2025 Avanzini dice: «non prevediamo una crescita percentuale dei margini che si concentreranno nei canali specialistici come salute e benessere o discount, che compenseranno la minore crescita dei canali tradizionali. Da qui al 2030 prevediamo una crescita contenuta del mercato Gdo, unita a una forte pressione sui margini, dovuta alla riduzione del potere d’acquisto e alla crescita del discount. L’arena competitiva rimarrà affollata, con la crescita degli specialisti di valore e di convenienza, canali nei quali Conad dovrà incrementare la propria presenza». Quella di Conad è un’offerta che si declina sia nei format come i negozi di prossimità TuDay (+5,8%), i Superstore (+5,7%), i PetStore (+17,8%) a cui si aggiungono assicurazioni «non Rca ma polizze infortuni, per la famiglia, salute» sottolinea Avanzini, oltre a viaggi, salute e cura della persona sia con parafarmacie, negozi di ottica, laboratori di esami oltre a carburanti ed energia e ristorazione. Questi ultimo sono dei concept su cui la cooperativa degli imprenditori vuole puntare seguendo il modello di business adottato da altre catene estere. Si accelera sull’ecosistema HeyConad che dovrà svilupparsi su una serie di punti vendita specializzati in chiave omnicanalità. Tutte queste attività nel 2024 hanno realizzato un giro d’affari di 1,2 miliardi, dato che dovrà crescere anno dopo anno per compensare il calo e l’invecchiamento della popolazione. «I margini si concentreranno nei canali specialistici come salute e benessere o discount, che compenseranno la minore crescita dei canali tradizionali – dice il direttore generale -. Da qui al 2030 prevediamo una crescita contenuta del mercato Gdo, unita a una forte pressione sui margini, dovuta alla riduzione del potere d’acquisto e alla crescita del discount. L’arena competitiva rimarrà affollata, con la crescita degli specialisti di valore e di convenienza, canali nei quali Conad dovrà incrementare la propria presenza».