È il giorno del quinto vertice intergovernativo tra Italia e Algeria: il presidente di Algeri, Abdelmadjid Tebboune, è a Roma per una serie di incontri istituzionali (tra cui il Papa e il presidente Sergio Mattarella), che culminano con il bilaterale con la premier Giorgia Meloni, che ha accolto il capo di Stato algerino a Villa Pamphilj; al colloquio bilaterale in un secondo momento si aggiungeranno le delegazioni.
Alle 13 è in programma la sessione plenaria di lavoro, a cui partecipano il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e altri ministri: Matteo Piantedosi (Interno), Guido Crosetto (Difesa), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Gilberto Pichetto (Ambiente), Anna Maria Bernini (Università e ricerca), Alessandro Giuli (Cultura), Orazio Schillaci (Salute) e Alessandra Locatelli (Disabilità). A seguire ci sarà la cerimonia di scambio degli accordi tra i due governi, oltre dieci, come hanno spiegato alla vigilia fonti italiane, dal contrasto al terrorismo alla collaborazione in ambito culturale. Presenti anche l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e quello di Invitalia, Bernardo Mattarella.
Business Forum Italia-Algeria, oltre 400 aziende per firmare circa 30 intese commerciali
Cuore della giornata è il Forum imprenditoriale Italia–Algeria, organizzato al Parco dei Principi dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con Ice Agenzia. Vi ha preso parte, tra gli altri, il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, che ha sottolineato, aprendo i lavori, che il Paese nordafricano è un “partner strategico”, “stiamo lavorando” per rendere la partnership “sempre più ampia, forte e diversificata”. Proprio qui si trasferiranno Meloni e Tebboune, dopo le le dichiarazioni congiunte alla stampa (alle 14.55). Al Business Forum partecipano oltre 400 aziende. In questa occasione, saranno firmate circa trenta intese commerciali, specialmente nei settori di agroindustria, farmaceutica, trasporti, infrastrutture e innovazione.
“L’export italiano verso l’Algeria presenta un potenziale inespresso di 291 milioni di euro attivabili nel breve periodo, a cui si aggiungono oltre 2 miliardi nel lungo termine. I settori con le maggiori opportunità sono la meccanica strumentale (91 milioni), i metalli (37 milioni) e la chimica (36 milioni), che da soli rappresentano il 56% del totale. Questi numeri dimostrano chiaramente quanto ampio sia lo spazio per rafforzare la cooperazione economica tra i nostri due Paesi” ha dichiarato Barbara Cimmino, vicepresidente per l’export e l’attrazione degli investimenti di Confindustria, citando le stime del Centro Studi dell’associazione nel suo intervento al Forum imprenditoriale Italia-Algeria.