L’Inter torna in campo giovedì sera per il recupero con la Fiorentina. Porta addosso ancora le scorie del derby per alcune decisioni arbitrali discutibili, ennesime in un mese di errori a sfavore dei nerazzurri secondo il tecnico.
L’Inter torna in campo giovedì sera per il recupero della partita di campionato contro la Fiorentina. Lo fa con addosso la soddisfazione per aver acciuffato in extremis un derby che sembrava stregato e la rabbia per quei “troppi episodi negativi contro di noi” che Simone Inzaghi menzionò subito dopo il match coi rossoneri. Sbottò in tv dinanzi alla moviola del contatto tra Pavlovic e Thuram poi si lasciò andare dinanzi al taccuini una serie di episodi che, a suo dire, dalla Supercoppa italiana a Riyad in poi avrebbero penalizzato la sua squadra.
Una sequenza che inquieta e porta con sé la domanda che spesso fa il paio le interpretazioni discutibili dei direttori di gara: cosa ha visto il Var e perché non è intervenuto? “Chi sta seduto non può non chiamare l’arbitro”, ha ammesso a denti stretti e infastidito. A cosa si riferisce? In testa gli ronzano cinque casi che si sono verificati nell’ultimo mese, dal 6 gennaio fino alla sfida contro il Milan. Alcuni li ha menzionati lui stesso, altri gli tornano in mente e (forse) alimentano strani retropensieri. Quali sono queste situazioni di gioco controverse?
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Inzaghi ha fissato un punto preciso nel tempo, la Supercoppa italiana in Arabia Saudita. Cosa è successo? Il riferimento sarebbe a un fallo che, ignorato, ha condizionato lo svolgimento della partita col Milan: l’intervento irregolare di Morata su Asllani prima della rete che ha rimesso il risultato in gioco.
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In campionato il filotto di torti ha l’incipit in occasione del match col Bologna concluso sul pareggio. “Thuram è stato travolto e addirittura hanno fischiato fallo contro”: la spiegazione data all’intervento del portiere degli emiliani che mette le mani sull’attaccante in area senza mai toccare la palla. “Lautaro porta ancora il segno dei tacchetti”, è l’altro fatto ventilato dal tecnico: il riferimento è al colpo proibito rifilato da Ismajili dell’Empoli al ‘Toro’ in area di rigore. L’Inter ha vinto quel match ma perché quell’episodio è passato sotto traccia? Già, perché?
A Lecce c’è stata una vittoria netta (0-4) dei nerazzurri ma qualcosa ha provocato malumore: il braccio largo di Baschirotto sul quale il direttore di gara sorvolò lo ha lasciato di stucco. Quanto accaduto nel derby è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: il contatto tra Pavlovic e Thuram nella fase più calda del secondo tempo e col Milan ancora in vantaggio per 1-0 gli ha fatto ribollire il sangue nelle vene. E domani c’è Fiorentina-Inter, la prima di una serie di gare cruciali in campionato.