Metalmeccanici in piazza oggi, con manifestazioni in diverse parti d’Italia per chiedere la riapertura delle trattative sul rinnovo del contratto. Secondo la Fiom Cgil i lavoratori sono entrati sulla tangenziale a Bologna e nel Porto di Ancona, al grido di «senza il contratto il paese si blocca».

Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, durante una manifestazione a Mestre ha spiegato le motivazioni della protesta. «I metalmeccanici scendono in piazza non contro qualcuno, ma per rinnovare il contratto. Un anno è passato e Federmeccanica ha deciso di non trattare e questo per noi è inammissibile – ha detto -. Oggi gli chiediamo, dopo 40 ore di sciopero, di riaprire la trattativa».

Trattativa «significa sedersi e discutere per un contratto che riguarda 2 milioni di lavoratori. L’industria va salvaguardata e per salvaguardare l’industria bisogna rinnovare i contratti». Serve che «i lavoratori abbiano quella quantità economica necessaria per garantire una vita normale e per far ripartire i consumi. E’ assurdo quello che sta avvenendo in questi mesi – ha detto Palombella – un’assenza della politica e di Federmeccanica nel riaprire la trattativa».

Secondo la Fiom iniziative significative si stanno svolgendo in diverse località, e queste azioni di protesta evidenziano la forte partecipazione dei lavoratori e il messaggio chiaro che intendono trasmettere: il paese si ferma se Federmeccanica, Assital e Unionmeccanica non riaprono le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici.

I lavoratori chiedono un aumento certo del salario, la riduzione dell’orario di lavoro e maggiori certezze per le lavoratrici e i lavoratori precari. Nelle prossime ore, sono previste ulteriori iniziative in tutta Italia, a dimostrazione che la mobilitazione dei metalmeccanici è solo all’inizio e che la richiesta di un contratto equo e giusto è più forte che mai.

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