Storie Web giovedì, Dicembre 25
Promedlife, dalle patatine senza oli raffinati alle barrette che rispettano la Dieta mediterranea

Dalle patatine agli yogurt sino ad arrivare alle barrette salutari, «nutrienti e dal gusto gradevole» prodotte senza oli raffinati. Sono alcuni dei nuovi snack ideati come alternativa al cosiddetto “cibo spazzatura”, nell’ambito del progetto internazionale Promedlife, nato con l’obiettivo di valorizzare la Dieta Mediterranea «come modello alimentare sano, sostenibile e accessibile» in un percorso che vede partecipare Italia, Slovenia, Grecia, Tunisia e Marocco.

I ricercatori hanno sviluppato patatine al pomodoro con l’origano, prodotte con una serie di tecnologie sottovuoto che promettono di «riuscire a mantenere intatte le caratteristiche organolettiche, riuscendo a preservare l’integrità delle molecole benefiche per l’organismo». «Un altro prodotto realizzato – sottolineano dall’Enea che partecipa al progetto – è stato uno yogurt allo zafferano, processato attraverso una particolare tecnologia con elevate caratteristiche antiossidanti, la nano-incapsulazione, in grado di ridurre la degradazione delle molecole responsabili del colore, del gusto e dell’aroma, con effetti positivi sulla vista».

Prodotti healthy dalla ricerca sperimentale di Enea

Inoltre, «le barrette di dattero, cacao, cocco e anacardi, grazie all’uso di tecnologie innovative che hanno permesso di ottenere uno sciroppo di dattero ad alto contenuto di molecole antiossidanti (flavonoidi) e un ridotto contenuto di zuccheri». Non solo: «Evitando l’utilizzo di oli raffinati» i ricercatori hanno anche prodotto una particolare crema amlou (tipica del Marocco e composta da olio di argan, mandorle e miele), con l’obiettivo di aumentarne la diffusione negli altri paesi mediterranei.

«Lo sviluppo di nuovi prodotti alimentari è stato reso possibile dall’applicazione di tecnologie innovative sia nella trasformazione alimentare che nelle pratiche agronomiche – spiega Gianfranco Diretto, responsabile del Laboratorio Biotecnologie Green dell’Enea e referente per il progetto -. Per arrivare a questo risultato siamo partiti da varietà vegetali alla base degli alimenti tipici della Dieta mediterranea, diversi nei cinque Paesi coinvolti. Successivamente, le varietà di maggiore interesse dal punto di vista di molecole positive per la salute sono state selezionate e valorizzate attraverso la produzione di snack che fossero sia attraenti da un punto di vista commerciale che nutrizionalmente validi, ad esempio senza zuccheri aggiunti e senza l’uso di olii di frittura».

I ricercatori dell’Enea, poi, si sono occupati dello sviluppo di zafferano di alta qualità, con l’impiego di tecnologie di vertical e smart farming. «Ci siamo dedicati alla caratterizzazione metabolomica, ossia all’analisi del profilo chimico di tutte le molecole nutrizionali degli ingredienti testati – conclude il ricercatore – analizzando diverse varietà e scegliendo quelle che presentavano le caratteristiche nutrizionali migliori. Successivamente abbiamo realizzato anche il profilo chimico degli snack prodotti». All’’interno del programma anche interventi educativi e campagne di sensibilizzazione.

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