L’Autorità Antitrust ha irrogato alla società Poste Italiane una multa da 4 milioni di euro per pratica commerciale scorretta. È quanto si legge nel Bollettino settimanale dell’Autorità. La pratica stigmatizzata dall’Autorità riguarda il fatto che Poste abbia subordinato l’utilizzo delle app Banco Posta e PostePay, installate sugli smartphone con sistema operativo Android, al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’utente ad accedere ai dati del proprio smartphone, pena il blocco delle medesime app.
«Tale pratica – si legge nel Bollettino – si configura come aggressiva in violazione degli articoli 24 e 25 del Codice del consumo, in quanto la possibilità per i clienti di Poste di poter continuare ad avvalersi delle predette App è stata subordinata al rilascio obbligatorio del consenso all’accesso a una pluralità di dati presenti nel proprio smartphone, in base a una richiesta genericamente motivata dalla necessità di garantire la sicurezza da eventuali frodi agli utenti delle app Banco Posta e PostePay».
La pratica è, altresì, «risultata in contrasto con il dovere di diligenza professionale prescritto all’articolo 20 del Codice del consumo in considerazione dell’asimmetria informativa che caratterizza i rapporti tra intermediari finanziari con i propri clienti, che, nel caso di specie, deve ritenersi particolarmente elevato in considerazione dell’importanza del professionista e delle caratteristiche della sua clientela» che «ricomprende soggetti non particolarmente esperti e informati».