Il Gruppo Porsche blocca l’investimento programmato in Puglia e archivia il piano di sviluppo del Nardò Technical Center in Salento, il centro prove affidato a Porsche Engineering. Le attività di testing continueranno a essere svolte nel sito, «contribuendo allo sviluppo di tecnologie innovative per la mobilità» ma l’investimento per potenziare l’infrastruttura si ferma.

Tra i diversi fattori che hanno spinto a favore di questa decisione, «hanno avuto un peso rilevante il contesto attuale, sempre più complesso, e i cambiamenti in atto nel settore automobilistico a livello globale». Sulla decisione hanno probabilmente pesato anche i risultati di bilancio non brillanti – il Gruppo ha registrato un netto calo dell’utile operativo, a 5,6 miliardi di euro, rispetto ai 7,3 miliardi del 2023, mentre i ricavi si sono contratti dell’1% attestandosi a 40,1 miliardi – e la decisione di rivedere al ribasso i target 2025.

La decisione di Porsche, argomenta il Gruppo, è il risultato di un’approfondita riflessione e di un intenso dialogo con diversi stakeholder, portato avanti negli ultimi mesi, durante il quale sono state considerate prospettive sociali, ambientali ed economiche. «Il Nardò Technical Center continua a rappresentare una componente fondamentale delle capacità integrate di sviluppo e collaudo del Gruppo Porsche, oltre a rimanere un punto di riferimento per l’intero settore automobilistico internazionale» assicura Porsche.

Il Ntc è un centro prove con un circuito ad anello di 12,6 chilometri di lunghezza e quattro di diametro, un percorso di guida da 6,2 km, officine e strutture per i test dei veicoli, su una superficie complessiva di 700 ettari. Per ampliare la gamma di servizi Porsche aveva presentato un piano di sviluppo. Tra l’altro a marzo dell’anno scorso la Regione Puglia ha deciso di sospendere l’accordo di programma per l’approvazione del piano di sviluppo fino a fine marzo 2025.

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