I primi passi per poter avviare un «confronto costruttivo» con la Corte dei Conti sono stati fatti. Il governo, dopo un «attento approfondimento» delle motivazioni pubblicate dalla magistratura contabile sullo stop al Ponte sullo Stretto, si è riunito a Palazzo Chigi.
Rappresentanti del Mit e del Mase
In particolare, si è trattato di una riunione tecnica con la presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, e i tecnici dei ministeri coinvolti, cioè Mef, Affari europei, Mit e Mase.
Le motivazioni della Corte
Fra i punti della bocciatura della Corte dei Conti alla delibera Cipess, infatti, c’è anche la questione ambientale. E cioè la violazione della direttiva Habitat. Che si aggiunge a quella alle norme europee sugli appalti, ma anche all’esclusione dell’Autorità di regolazione dei trasporti e ad altri aspetti che nella procedura di riattivazione del progetto zoppicano.
Secondo Palazzo Chigi, tuttavia, si tratta «di profili con un ampio margine di chiarimento davanti alla stessa Corte, in un confronto che intende essere costruttivo e teso a garantire all’Italia un’infrastruttura strategica attesa da decenni».
L’altro stop della Corte dei Conti
Bisognerà attendere anche le motivazioni dello stop più recente, del 17 novembre, quello sulla concessione tra il ministero e la Stretto di Messina. Anche l’amministratore delegato della società, Pietro Cucci, ha partecipato al vertice di Palazzo Chigi per capire i prossimi passaggi tecnici da compiere.
