“La Cabina di regia di oggi è chiamata ad  avviare la procedura per richiedere alla Commissione europea il  pagamento della sesta rata del Pnrr da 8,5 miliardi di euro. È un  momento molto importante, perché questo ci consente di centrare un  doppio primato e di essere la prima Nazione in Europa a richiedere il  pagamento della sesta rata, dopo essere stati anche i primi a  richiedere la quinta”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un passaggi del suo  intervento in cabina regia a Palazzo Chigi sul Pnrr. “Arriviamo a  questo appuntamento dopo un lavoro complesso e molto impegnativo,  soprattutto negli ultimi giorni”, ha sottolineato il premier.

Come la premier ha ricordato, il nostro Paese attende la valutazione della Commissione europea per il pagamento della quinta rata, e se la valutazione sarà positiva – “come siamo sicuri che sia”, ha detto Meloni –  Bruxelles ci consentirà di incassare altri 10,6 miliardi di euro e far salire complessivamente le risorse ricevute a oltre 113 miliardi sui194,4 stanziati dalla UE per il Pnrr italiano. 

“La cabina di regia di oggi si occupa di chiudere la verifica della sesta rata e di attestare il conseguimento di 37 obiettivi e traguardi. Ci sono interventi strategici per il futuro dell’Italia. Penso ad esempio agli investimenti legati alla realizzazione della cosiddetta Linea Adriatica, il nuovo gasdotto sulla direttrice Nord-Sud, indispensabile per garantire maggiore sicurezza energetica alla nazione ma anche al resto d’Europa, grazie all’aumento della capacità di trasporto. È un’opera fondamentale, anche nel quadro di quella che sapete essere una priorità del governo: rendere l’Italia l’hub di approvvigionamento energetico dell’intero Continente, sfruttandola nostra straordinaria posizione geografica di piattaforma nel Mediterraneo. Ma negli obiettivi della sesta rata rientrano anche l’avvio delle opere infrastrutturali per la Zes Unica del Sud, altra grande riforma approvata da questo Governo, il progetto di digitalizzazione della Guardia di Finanza, la formazione delle competenze dei professionisti del sistema sanitario nazionale e i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0. Ci sono, poi, riforme importanti, come la semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di fonti rinnovabili, la riduzione dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione e delle autorità sanitarie, la legge quadro dedicata alle persone con disabilità e l’entrata in vigore dei decreti legislativi del Patto per la Terza Età. Interventi e misure concrete, per rendere l’Italia più moderna, più vicina ai bisogni delle persone e delle famiglie, più attenta alle imprese e a chi vuole investire e lavorare”, ha spiegato.

Il dettaglio sui macro-investimenti grazie al Pnrr

La Cabina di regia, al termine di una circostanziata verifica, ha preso atto dello stato di attuazione degli obiettivi previsti nella sesta rata, alcuni raggiunti anche nell’ambito dell’ultimo decreto PNRR convertito in legge, tra i quali figurano investimenti strategici legati alla realizzazione di infrastrutture per il potenziamento del trasporto del gas (Linea Adriatica), alla formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali dei professionisti del sistema sanitario nazionale, ai crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0, all’avvio delle opere infrastrutturali nell’ambito della ZES del Mezzogiorno, al rinnovo della flotta per il comando nazionale dei Vigili del Fuoco, alla digitalizzazione dei parchi nazionali, al piano di potenziamento delle in infrastrutture sportive scolastiche, alla tutela e alla valorizzazione delle foreste urbane e periurbane, alla transizione ecologica con l’implementazione degli impianti per la produzione di energia elettrica nei settori agricolo/agroindustriale (agrisolare), alla bonifica delle discariche abusive ed alla conseguente cancellazione delle procedure di infrazione, al potenziamento dei collegamenti ferroviari nel Mezzogiorno, all’ultimazione delle procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi, all’istituzione del polo del turismo digitale (Digital Tourism Hub) e alla digitalizzazione della Guardia di Finanza, che rafforzerà il presidio di trasparenza e legalità sul Piano. Tale misura, insieme a quelle approvate nel DL PNRR, contribuirà a rafforzare il presidio di legalità sul Piano. 

Già oggi la GDF ha eseguito 3.683 interventi orientati a verificare la spettanza ai cittadini e alle imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti, oltreché la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici, per circa 9,3 miliardi di euro.  

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