Le importazioni di specialità ittiche giapponesi sono praticamente raddoppiate dal pre Covid a oggi. Per la precisione hanno fatto registrare il +93% tra il 2019 e il 2024, per un valore che sfiora i 7,5 milioni di euro, secondo i dati del ministero dell’Agricoltura e della Pesca del Giappone. Un trend legato a quello della ristorazione nipponica, riconosciuta Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità nel 2013, che ha visto crescere i ristoranti giapponesi di qualità censiti dallo stesso ministero a 2.460. Solo la Francia ci sta davanti con 4.680 ristoranti e 8,8 milioni di import di pesce.

Del resto la passione degli italiani per il Giappone (cucina e non solo) non nasce oggi, con quasi 230mila turisti censiti nel 2024 (+41% dal 2019). Ed è reciproca, con il Paese dell’Estremo Oriente da sempre tra i più interessanti per il nostro export agroalimentare.

Per consolidare questa tendenza Jetro, l’ente governativo per la promozione degli scambi e degli investimenti tra Giappone e il resto del mondo, ha portato al congresso di Identità Golose a Milano, la tre giorni dedicata al mondo del fine dining, alcune delle eccellenze ittiche nipponiche (assieme ad altri prodotti tipici come il sake). Tra le specialità ittiche sono state proposte il pagro (madai) e la ricciola (hamachi), da gustare in purezza nelle preparazioni di sushi e sashimi.

La novità di quest’anno è stato l’Uni Frozen, il riccio di mare giapponese, utilizzato per la preparazione di piatti a crudo, che a dicembre 2024 ha ottenuto la certificazione per il commercio nella Ue. «Si tratta di un prodotto che proviene dalle acque del Nord Est del Giappone e che si nutre di alga kombu – spiegano da Jetro – grazie alla quale sprigiona il tipico sapore umami». Secondo lo chef Hirotoshi Ogawa, «l’Uni Frozen giapponese è il migliore al mondo per qualità, può essere consumato tutto l’anno e si conserva facilmente. Il suo sapore dolce e salino si abbina bene a diverse bevande: generalmente si sposa con sake freddo, champagne e vino bianco, ma personalmente preferisco abbinarlo a un vino rosso secco o sake tiepido».

«Nonostante il successo mancano informazioni accurate sui prodotti giapponesi. Per questo motivo – ha spiegato Yu Miyake, direttore generale di Jetro Milano – siamo stati a Identità Golose per promuovere i prodotti ittici giapponesi, anche attraverso le masterclass di grandi esperti e testimonial della nostra cultura enogastronomica e per far conoscere l’expertise e lo spirito del popolo giapponese nei confronti del pesce. Anche la miscelazione a base di spirit giapponesi come il sake, il whisky e il gin sta diventando un fenomeno sempre più apprezzato dagli italiani che vogliono trovare un po’ di Giappone anche nei loro cocktail».

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