Il Como era disposto a soddisfare tutte le richieste economiche di Rashford per fare uno sgambetto al Milan, ma il giocatore ha deciso di non rispondere alla chiamata di Fabregas.
Questa volta la telefonata di Cesc Fabregas non ha sortito alcun effetto, ma il Como ha comunque provato a giocare un brutto scherzo al Milan cercando di soffiargli via Marcus Rashford. Sarebbe stata una scelta sorprendente da parte dell’attaccante che sarà stato lusingato dalla chiamata dell’ex icona della Premier League, troppo poco per convincerlo ad accettare un’avventura troppo al di fuori dei suoi canoni.
I lagunari hanno provato a intavolare una trattativa lampo con il fratello del giocatore, ricevendo però un cortese no come risposta. Un tentativo a vuoto ma che in realtà si posa su basi molto solide: con il Milan i discorsi continuano ma si scontrano contro le richieste economiche del Manchester United che non ha intenzione di arretrare, una situazione che non rappresenta affatto un problema per il Como che può contare su una delle proprietà più ricche d’Europa.
Il tentativo del Como per Rashford
Come sempre ad andare avanti è stato Fabregas che ben conosce questo tipo di giocatori. Nell’idea della società si era prefigurato un affare alla Varane, ossia un giocatore alla ricerca del rilancio in Serie A e attratto dall’idea di avere lo spagnolo come allenatore. Non è bastato questo per convincere Fabregas a voltare la faccia al Milan e accettare la proposta dei lagunari: il fratello-agente dell’attaccante era a Milano e ha ascoltato la proposta, ma l’inglese ha comunicato di volere una squadra di livello superiore e che possa garantirgli almeno l’Europa.
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Questo è stato l’unico motivo del rifiuto dato che dal punto di vista economico non ci sarebbe stato alcun tipo di problema. Gli Hartonos, i miliardari indonesiani che hanno rilevato il club italiano, dispongono di fondi ingenti e avrebbero potuto accontentarlo in tutto e per tutto sullo stipendio: Rashford guadagna quasi 14 milioni di euro a stagione e per trasferirsi a gennaio la nuova squadra dovrebbe coprirne almeno la metà, senza l’aiuto del Manchester United che non vuole contribuire in alcun modo. La somma non ha spaventato il Como, ma questa volta i soldi non sono bastati a regalare ai tifosi un sogno di calciomercato.