Bolelli e Vavassori sembravano destinati a scendere in campo in Italia-Argentina di Coppa Davis, ma sull’uno pari capitan Volandri ha deciso di schierare Sinner e Berrettini, che sono stati impeccabili e hanno regalato il successo agli azzurri.
L’Italia tribolando forse un po’ più del dovuto ha piegato l’Argentina nei quarti di finale di Coppa Davis. Sono stati Berrettini e Sinner a regalare il punto decisivo. I due sono stati schierati un po’ a sorpresa sull’uno pari nel doppio contro Gonzalez e Molteni. Berrettini e Sinner sono stati preferiti ai doppisti ufficiali e cioè Bolelli e Vavassori, che sono rimasti in panchina da spettatori.
Le scelte sbagliate di Spagna e Stati Uniti
In Coppa Davis vengono ufficializzate le formazioni con anticipo, ma i capitani hanno la facoltà di cambiare fino a un’ora prima di ogni match. La storia, che è lunghissima per questa manifestazione, insegna che le migliori coppe sono state vinte da capitani coraggiosi. Ma non sempre il cambio all’ultimo paga. David Ferrer ha sbagliato l’impossibile in Spagna-Olanda, guastando l’addio al tennis di Nadal. Peggio di lui ha fatto Bob Bryan, capitano degli Stati Uniti, che potevano ambire al titolo, che ha sbagliato due volte, schierando Shelton in singolare, e pure in doppio con Paul, al posto degli specialisti Krajicek e Ram.
Volandri in Italia-Argentina ha escluso Bolelli e Vavassori
Capitan Volandri quando si è trovato a scegliere chi schierare sull’1-1 ha deciso di tirare fuori gli specialisti Bolelli e Vavassori ed ha schierato Sinner e Berrettini. Volandri ha preso la sua decisione e la scelta ha pagato. Berrettini e Sinner si sono imposti in due set. Poteva sembrare un azzardo, i singolaristi schierati negli incontri precedenti sono caduti miseramente. Jannik e Matteo invece no, implacabili.
Coppa Davis, Italia-Argentina 2-1: Sinner e Berrettini trionfano in doppio e ci portano in semifinale
Scelta saggia, forse prodotta anche dai precedenti
Il motivo della scelta probabilmente è frutto di alcuni ragionamenti. Sicuramente anche i confronti diretti. Tre volte Bolelli e Vavassori hanno giocato contro Gonzalez e Molteni, e due volte hanno perso (vittoria a Monte Carlo, sconfitta a Barcellona e Shanghai). Poi forse anche per lo stato di forma dei doppisti italiani, che chiudono la stagione al numero 5 ma che hanno vinto ‘solo’ un titolo negli ultimi cinque mesi e appena tre partite negli ultimi tre tornei giocati.
E a Sinner non si può rinunciare mai, nel momento decisivo
Poi ovviamente ha prevalso la volontà di schierare il numero 1 del mondo, d’altronde è il miglior giocatore, ha avuto un’annata straordinaria e avendolo in rosa e avendo la disponibilità ha giustamente preso il posto in campo. È vero che Sinner del doppio non è uno specialista, ma nelle Final 8 del 2023 era stato determinante (in tandem con Sonego), e al suo fianco qui ha avuto un motivatissimo Berrettini, che forse pensava di giocare anche in singolare e che è stato preservato per disputare una partita perfetta. Un tandem che potrebbe essere riproposto, alla bisogna, contro l’Australia, o nell’eventuale finale con Germania o Canada.