«La notte è stata tranquilla, il Papa riposa». Lo comunica la Sala stampa della Santa Sede. Papa Francesco, all’inizio della sua quarta settimana al Policlinico Gemelli per la polmonite bilaterale, è in «graduale, lieve miglioramento», e per la prima volta i medici, che comunque non sciolgono ancora la prognosi, parlano di «buona risposta alla terapia». «Le condizioni cliniche del Santo Padre negli ultimi giorni sono rimaste stabili e, di conseguenza, testimoniano una buona risposta alla terapia», dicono infatti nel bollettino medico diffuso nella serata dell’8 marzo, a due giorni dal precedente, sottolineando che «si registra pertanto un graduale, lieve miglioramento».

Prognosi ancora riservata

Francesco «è sempre rimasto apiretico», senza febbre. Inoltre, «sono migliorati gli scambi gassosi; gli esami ematochimici ed emocrocitometrici si confermano stabili». I medici, «al fine di registrare anche nei prossimi giorni questi iniziali miglioramenti, prudenzialmente mantengono la prognosi ancora riservata». Mentre la Sala stampa vaticana conferma, tra l’altro, che «la somministrazione di ossigeno al Papa continua fino a sera ad alti flussi con le cannule nasali e di notte con la ventilazione meccanica attraverso la mascherina».

Angelus in forma scritta

Per quanto riguarda l’Angelus odierno è confermata «la modalità delle scorse settimane», sarà diffuso solo in forma scritta, mentre sulla partecipazione agli esercizi spirituali di Quaresima, «sicuramente il Papa li farà, ma ’in comunione di preghiera’ con la Curia». E non è ancora detto che oggi ci sia un nuovo bollettino medico per iscritto: si avranno comunque aggiornamenti dalla Sala stampa: «i medici immaginano che ci sia un passaggio di stabilità», si ribadisce dal Vaticano.

Nuovo bollettino

Sicuramente un nuovo bollettino ci sarà lunedì. Il Papa ha proseguito la fisoterapia respiratoria e motoria. «Sono cinque giorni che non si ripetono crisi respiratorie – rimarcano fonti vaticane -: questo è già un lieve miglioramento. L’organismo ha bisogno di recupero». In più, «il miglioramento riguarda anche l’ossigenazione, quando nel bollettino si parla degli scambi gassosi». Spiegano però da Oltretevere che «non si può definire passato il momento in cui ci sono dei rischi: finché la prognosi resta riservata rimane il pericolo, quindi evidentemente la possibilità di altre crisi».

L’appello a difesa della vita umana

Al di là delle questione mediche, dal Vaticano fanno anche sapere che il Papa ha ripreso anche a lavorare. Bergoglio ha disposto quattro nomine episcopali, in Polonia, Indonesia, India e Guinea Bissau ma soprattutto ha inviato un significativo messaggio al Movimento per la Vita, letto dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin durante la messa nella Basilica vaticana, con i riferimenti alla “cultura dello scarto” e l’appello a difendere la vita umana «soprattutto quando è più fragile e vulnerabile», perché «una società giusta non si costruisce eliminando i nascituri indesiderati, gli anziani non più autonomi o i malati incurabili».

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